Barba bionda e lunga, abiti oscuri, catena grossa al collo, sorriso sempre aperto. Tikhon Shevkunov sembra una rock star, ma in realtà è un leader religioso, e potrebbe essere il guru spirituale di uno degli uomini più potenti al mondo: Vladimir Putin.
La Bbc ricorda che non ci sono state conferme, ma nemmeno smentite. Shevkunov sarebbe il “duhovnik” (sacerdote), la persona di cui il presidente russo si fida in materia divina. “Non è il confessore religioso – spiega Famil Ismailov, editor del servizio russo della Bbc -, ma una specie di confidente, è lui che offre consigli a Putin”. Secondo il giornalista, la storia del duhovnik di Putin rafforza l’immagine religiosa del presidente, che conquista molti russi credenti.
DAL CINEMA ALLA CHIESA ORTODOSSA
Nato a Mosca nel 1958, Shevkunov è vescovo titolare di Yegoryevsk della Chiesa ortodossa russa e un famoso scrittore. È vicario del Patriarca di Mosca e superiore del monastero Sretensky a Mosca. È stato battezzato nel 1982, dopo la laurea in Cinema. Da quel momento ha prodotto diversi documentari religiosi, pubblicato libri ed è diventato una figura di riferimento nella Chiesa ortodossa russa.
Dicono che Putin non prende nessuna decisione importante senza consultarlo. In Italia pubblicò un libro divenuto best-seller in Russia con più di due milioni di copie vendute: Santi tutti i giorni (Rubettino Editore).
In Russia si dice che alla fine del 1999, prima di arrivare al Cremlino – e forse quando ancora lavorava al Servizio Federale di Sicurezza russo – Putin si è recato al monastero di Shevkunov a Mosca alla ricerca di una guida. Da quel momento i due sono inseparabili, viaggiano insieme e si presentano in pubblico.
LA FEDE DI PUTIN
Su Putin, Shevkunov ha detto ad un quotidiano greco nel 2001 che è un vero cristiano ortodosso: “Non solo nominalmente, ma una persona che si confessa, prende la comunione e capisce la responsabilità che ha davanti a Dio per l’alto servizio che gli è stato affidato e per la sua anima immortale”. Sull’immagine del presidente russo, Shevkunov ha detto che gode del 90 per cento del consenso popolare, “grazie ai media occidentali. Il nostro presidente è famoso in Occidente per le critiche che fanno i media occidentali”.
In un’intervista pubblicata sul Financial Times nel 2013, alla domanda se Shevkunov era o no il suo consigliere spirituale, Putin rispose: “Puoi credere nelle voci se vuoi, ma certamente non sono state diffuse da me”. Il portavoce del presidente, Dmitry Peskov, disse al quotidiano britannico che si trattava di un tema molto privato. “Nessuno può sapere se è il suo ‘dukhovnik’ o no – ha aggiunto -. Anche perché dal momento in cui si scopre chi è il tuo ‘dukhovnik’, smette di esserlo”.
LA TEORIA DEL COMPLOTTO E L’ANTISEMITISMO
Shevkunov è al centro delle polemiche perché coordina una commissione della Chiesa ortodossa russa che indaga sulla morte della famiglia Romanov nel 1918 a Ekaterinburg. In una conferenza stampa, Shevkunov ha detto che molti membri della commissione pensano che quello dello zar Nicolas II è stato un “assassinio rituale”. Il quotidiano Daily Telegraph ricorda che quest’espressione si riferisce alla teoria della cospirazione ebrea per uccidere l’ultimo zar russo. Il quotidiano liberale russo Novaya Gazeta ha scritto che “con queste dichiarazioni sappiamo che il sacerdote personale del nostro presidente è un antisemita”. Per il rabbino Boruch Gorin, portavoce della comunità ebraica in Russia, l’indagine di Shevkunov è un “esempio impattante di ignoranza medievale”. Una nuova ombra sull’immagine di Putin.