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Germania, nuovo governo o nuove elezioni? Il bivio della Merkel

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In questa domenica di un insolito mite inizio gennaio sarà discusso un ancor più caldo inizio di possibile coalizione. La Cdu e la Spd si incontrano per parlare di quella che viene chiamata Groko, Große Koalition, per formare un governo a distanza di ormai tre mesi e mezzo dal voto. Seppure l’esito positivo del dialogo sia l’unica via d’uscita all’impasse che sta attraversando la politica tedesca, da qualche mese fuori dai giochi internazionali, secondo un recente sondaggio i tedeschi non pensano sia la soluzione giusta.

 C’È CHI DICE NO

Le consultazioni su una possibile nuova edizione della grande coalizione raccoglie lo scetticismo della maggioranza dei tedeschi: il 52% della popolazione, secondo il sondaggio portato avanti da ARD-Deutschlandtrend, ritiene infatti che un’alleanza tra CDU e SPD sia “non così buona” o, addirittura, “pessima”.

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Ma il dato che dovrebbe far più riflettere – Angela Merkel prima fra tutti – non è tanto il divario che separa le due opinioni, ma lo spostamento di preferenze registrato rispetto all’ultimo sondaggio. Poco dopo la conferenza dell’SPD nel mese di dicembre l’accordo per una grande coalizione era ancora la soluzione considerata migliore secondo il 61% degli intervistati. Ma il dato ancora più curioso è che chi bisogna convincere sono propri gli elettori del partito che, dopo l’election day del 24 settembre, era dato per “spacciato”: l’SPD. Sempre secondi i dati diffusi da ARD-Deutschlandtrend, gli elettori della CDU/CSU sono chiaramente a favore di una grande coalizione: il 68% ritiene che la coalizione CDU-SPD sia “molto buona” o “buona”, mentre il 30% “non così buona” o “pessima”. I sostenitori dell’SPD, invece, sono divisi sulla questione: il 50% è favorevole alla coalizione Merkel-Schulz, il 49% contrario.

 TRA IL DIRE E IL FARE C’È DI MEZZO…

Cosa è successo da Natale alla Befana? Le luci in fondo al tunnel si sono spente come quelle dei mercatini di Natale? Come mai sono proprio i sostenitori del partito che rischiava di perdere tutto a non credere più nell’unica possibilità che hanno per risalire la china? I motivi non vengono spiegati dall’istituto di ricerca tedesco ma potrebbero essere vari. Analizziamone uno. Merkel, ogni giorno che passa, diventa sempre più vulnerabile internamente e poco incisiva esternamente, nella politica europea ed estera; quindi la sua leadership, notoriamente per una buona percentuale trasversale, cala proprio tra chi ha meno ragioni di volerla a capo della Germania per un altro, stavola quarto mandato. Il grafico che segue, che indica l’andamento delle risposte positive alla domanda su un nuovo cancellierato della Merkel, è eloquente.

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L’abbassamento dell’indice di gradimento è trascinato proprio da un cambio di opinione degli elettori dell’SPD perché, secondo l’istituto analitico gli elettori della CDU, per oltre l’80%, rimangono fedeli alla propria leader. Ma Martin Schulz deve accettare perdite più forti. Il presidente del partito SPD perde 9 punti rispetto al mese precedente e si attesta tra gli ultimi posti nella classifica – Merkel rimane invece sul podio -. Chi stava pensando che la ragione fosse il tema rifugiati, che in questi giorni ha animato le pagine dei giornali con “ghetti” per le donne nella notte di Capodanno e reminiscenze naziste per bocca di Manfred Weber, ha ragione ma solo in parte. Questo rimane il principale problema politico per la maggior parte degli intervistati, cioè il 27%, ma il dato è il calo di 13 punti percentuali rispetto allo scorso gennaio. Affari e giustizia sociale, tema caro a Schulz, si attestano al 10%, guadagnando 3 punti rispetto al precedente anno.

UNA NUOVA ELEZIONE?

L’ipotesi di una nuova tornata elettorale era stata proposta dalla stessa Angela Merkel al termine dei negoziati, falliti, con Verdi e Liberali. Ma dopo il nein del presidente Frank-Walter Steinmeier e la marcia indietro della SPD, dopo il via libera della CSU e il ricompattamento della CDU, sembrano essere proprio loro, gli elettori, a bocciare l’ipotesi che potrebbe far tornare a splendere la Germania, über alles. Le nuove elezioni stanno diventando sempre più popolari secondo l’indagine dell’istituto tedesco. Se non si dovesse arrivare ad una nuova edizione della grande coalizione, il 42% degli intervistati – 9 punti in meno rispetto al mese precedente – è a favore di un governo di minoranza dell’Unione (Minderheitsregierung der Union), il 54% – nove punti in più – di nuove elezioni (Neuwahl).

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