Per questo primo post dell’anno, ho scelto di porre l’accento ancora una volta sul tema degli sprechi alimentari. L’obiettivo è quello di continuare a sensibilizzare e fare chiarezza attorno a un fenomeno, quello dello spreco di cibo, che in Italia ammonta a circa 16 miliardi di euro all’anno, ovvero all’1% del PIL.
Dal 2016, con l’entrata in vigore della Legge Gadda, sono stati fatti passi in avanti in tema di riduzione degli sprechi alimentari e promozione della “donazione, trasformazione e ridistribuzione delle eccedenze alimentari di tutta la filiera”. La buona notizia è che con i nuovi emendamenti inclusi nella Legge di Bilancio 2018, si amplia il paniere dei beni donabili già presenti nella Legge 166/2016, e vengono estese le relative agevolazioni fiscali alle donazioni a favore di tutti gli enti del terzo settore che si iscriveranno nel Registro unico nazionale (incluse cooperative e imprese sociali). Lo scopo principale, chiarito anche sul sito http://www.iononsprecoperche.it/, è quello di semplificare ulteriormente le procedure per chi decide di donare, non solo beni alimentari.
Tutto ciò senza dimenticare che le donazioni alimentari, soprattutto per la ristorazione collettiva, hanno un valore aggiunto: la stessa legge Gadda prevede, infatti, che i Comuni possano concedere una riduzione della TARI agli esercizi commerciali che producono o distribuiscono beni alimentari e che cedono a titolo gratuito prodotti alimentari derivanti dalla propria attività alle persone ed alle famiglie indigenti. È il caso del Comune di Genova, che ha ribadito di voler affrontare in modo organico la lotta allo spreco alimentare a livello cittadino, anche mediante la concessione di sgravi e agevolazioni fiscali agli esercizi commerciali donatori di cibo.
L’intenzione si è concretizzata nella proposta avanzata lo scorso 15 dicembre in consiglio comunale, che permetterà di ridurre dal 3% al 30% la parte variabile della TARI, incentivando il recupero del cibo a favore di progetti di solidarietà come “Pasto Buono”, inserito nelle linee programmatiche del Comune di Genova come esempio di best practice contro gli sprechi alimentari.
È proprio a partire da questa proposta che QUI Group Foundation, la nostra Onlus attiva dal 2008 contro gli sprechi alimentari con il progetto Pasto Buono, ha deciso di donare alla Croce Rossa di Genova – in virtù di una lunga collaborazione che ha permesso di recuperare e donare migliaia di pasti sul territorio – un furgone refrigerato per la raccolta e distribuzione del cibo invenduto. Il mezzo, che gira già quotidianamente per le strade del centro di Genova, provvederà a trasformare il cibo invenduto in preziosa risorsa per coloro che sono in difficoltà.
Secondo le nostre stime, la riduzione della TARI comporterà un ampliamento esponenziale della rete dei donatori, permettendo un risparmio significativo agli esercizi virtuosi che donano. Un ristorante potrebbe risparmiare fino a 600 euro, mentre un supermercato arrivare addirittura a 1.500 euro. Con questo provvedimento la nostra esperienza, unita alla preziosa partnership con Croce Rossa, punta a diventare un modello di riferimento per molti altri Comuni.