L’attività di lobby riguarda solo le grandi aziende con tanti soldi? Falso. Con questo non voglio dire che esistono drappelli di lobbisti volontari, pronti a lavorare gratis. Voglio solo sottolineare che anche i cittadini hanno la possibilità di far ascoltare la propria voce e di influire sulle decisioni pubbliche.
Lo conferma Gianluca Sgueo che noi di Telos A&S abbiamo intervistato per la nostra rubrica di video interviste Lobby Non Olet, che ospita i lobbisti italiani e gli studiosi della materia. Gianluca è ricercatore a Bruxelles per il Centro Studi del Parlamento Europeo e tiene un corso sulla rappresentanza della società civile alla New York University di Firenze.
Un esempio del fatto che la decisione pubblica non sia solo prerogativa dei potenti è il caso TTIP, il Partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti. Si tratta di un accordo commerciale per il libero scambio delle merci tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti. Una marea di interessi in gioco per una questione dalle mille sfaccettature: tanti i potenziali vantaggi, come la crescita dell’export made in Italy; tante le perplessità, come quelle relative ai diversi criteri in materia di sicurezza alimentare imposti al di qua e al di là dell’oceano.
Il caso fa scuola, perché ad arenare gli accordi hanno contribuito gruppi organizzati di cittadini europei. Hanno manifestato, aperto blog, firmato petizioni, scritto documenti di posizione, incontrato gli europarlamentari e i governi dell’UE. In termini tecnici, questo fenomeno prende il nome di advocacy che, detto in parole povere, non è altro che la lobby che si occupa di politiche di ampio respiro senza entrare nel dettaglio di norme specifiche, testi di legge o regolamenti. Molto spesso è svolta da gruppi di persone, cittadini o, come dicono quelli bravi, dalla “società civile”.
Il concetto di lobby sconta una pessima fama, invece i movimenti civili si portano dietro un’aura di positività che talvolta, a mio avviso, sfiora il romanticismo. Per alcuni la parola advocacy è un sinonimo di lobbying. Tutta l’attività di lobbying è advocacy, ma non tutta l’advocacy è lobbying. Meglio l’una o meglio l’altra?
Meglio tutt’e due, perché entrambe, ci piaccia o no, sono componenti essenziali della democrazia.