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La cooperazione militare, la missione Nato e la lotta al terrorismo nel viaggio a Tunisi del ministro Pinotti

Si rafforza il rapporto tra Italia e Tunisia per il contrasto al terrorismo e la stabilità del nord Africa. Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti è volata a Tunisi per incontrare i vertici dello Stato e assicurare il sostegno dell’Italia nella lotta al terrorismo, nel supporto alle Forze armate tunisine e nella delicata fase di transizione economica e sociale, tutt’altro che conclusa viste le recenti proteste a ben sette anni dalla Rivoluzione dei Gelsomini. Non a caso, nel nuovo pacchetto missioni, recentemente approvato dal Parlamento, c’è anche la partecipazione alla missione Nato nel Paese nordafricano, ulteriore testimonianza di come l’Italia stia ripensando la geografia della propria propensione militare in una visione più rispondente agli interessi nazionali.

GLI APPUNTAMENTI

Durante la visita la Pinotti è stata ricevuta presso il palazzo di Cartagine dal presidente della Repubblica Beji Caid Essebsi (in foto), per poi incontrare il collega Abdelkrim Zbidi, il quale ha presieduto i lavori della 19esima edizione della Commissione militare mista Italia-Tunisia, appuntamento annuale con il quale si fa il punto sullo status delle relazioni tra i due Paesi. In questo contesto è stato firmato il Piano di Cooperazione 2018.

L’INCONTRO CON IL PRESIDENTE ESSEBSI

Le relazioni tra Italia e Tunisia, anche oltre all’aspetto puramente militare, sono state al centro del colloquio con Essebsi. “Il presidente – si legge sul sito del ministero – ha auspicato che la stretta amicizia tra i due Paesi possa servire da catalizzatore per l’ulteriore promozione della cooperazione bilaterale per gli interessi comuni”. Anche il ministro Pinotti ha rimarcato la storica amicizia e la cooperazione tra Italia e Tunisia, elogiando “il successo della transizione economica e sociale” del Paese nordafricano. Resta però importante, ha aggiunto la titolare del dicastero, “lo sviluppo della cooperazione militare e di sicurezza fra i due Paesi, soprattutto nella lotta al terrorismo, contro il crimine organizzato e l’immigrazione illegale”. Sono infatti diversi i “progetti congiunti a cui l’Italia sta partecipando per lo sviluppo delle aree interne del paese”.

LA COMMISSIONE MILITARE

Intervenendo ai lavori della commissione militare, la Pinotti ha ricordato i risultati raggiunti, “con la realizzazione pressoché totale delle attività previste per l’anno appena conclusosi”. Ciò permette di guardare con una certa fiducia all’anno in corso, apertosi con l’approvazione parlamentare della deliberazione del governo sulle missioni internazionali, tra cui si prevede la partecipazione alla missione Nato di supporto in Tunisia per lo sviluppo di capacità interforze delle Forze armate tunisine, con un numero massimo di 60 unità dispiegate.

“L’Italia – ha ricordato la Pinotti – è concretamente impegnata sul fronte meridionale e in particolare nel Mediterraneo, sia a livello nazionale sia nei contesti della Nato e dell’Unione Europea e non ultimo nell’Iniziativa 5+5”, il forum di collaborazione nato nel 2004 tra i Paesi del Mediterraneo occidentale, cinque della sponda Nord (Italia, Francia, Malta, Portogallo e Spagna) e cinque della sponda sud (Algeria, Libia, Mauritania, Marocco e Tunisia), del quale dal 1 gennaio di quest’anno l’Italia ha assunto la presidenza. Così, il nostro Paese, ha aggiunto il ministro, “si sta facendo promotore di sforzi materiali e concettuali per mettere al primo posto dell’agenda politica internazionale la regione del Mediterraneo, al fine di realizzare concrete occasioni di sviluppo e crescita economica strutturale, eliminando alla radice le cause di instabilità politico-sociale”. Detto ciò, fa sapere il ministero, la Pinotti ha confermato al collega tunisino la volontà italiana di supportare le Forze armate tunisine nei settori della formazione, addestramento e sviluppo capacitivo.

(Foto: ministero della Difesa)



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