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Cyber security, l’Italia recepisce la Direttiva Nis

L’Italia compie un altro passo verso il rafforzamento della propria sicurezza cibernetica.​ ​​Il Consiglio dei ministri ha approvato ​ieri ​​il decreto che recepisce la direttiva (Ue) 2016/1148 (la cosiddetta direttiva Nis-Network and Information Security) sulla sicurezza delle reti e dei sistemi informativi nell’Unione, che per la prima volta affronta in modo organico e trasversale gli aspetti in materia di cyber security, rafforzando la resilienza e la cooperazione in Europa.

​GLI OBIETTIVI DEL DECRETO​

Il decreto​, spiega una nota di Palazzo Chigi,​ persegue tre obiettivi principali:​ ​promuovere una cultura di gestione del rischio e di segnalazione degli incidenti tra i principali attori economici, in particolare gli operatori che forniscono servizi essenziali per il mantenimento di attività economiche e sociali e i fornitori di servizi digitali​; ​migliorare le capacità nazionali di cyber security;​ e​ rafforzare la cooperazione a livello nazionale e in ambito Ue.

LE MISURE PREVISTE

Allo scopo di assicurare la continuità dei servizi essenziali (energia, trasporti, salute, finanza, eccetera) e dei servizi digitali (motori di ricerca, servizi cloud, piattaforme di commercio elettronico), il decreto prevede l’adozione di misure tecnico-organizzative per ridurre il rischio e limitare l’impatto di incidenti informatici e l’obbligo di notifica di incidenti con impatto rilevante sulla fornitura dei servizi.

LA COOPERAZIONE TRA STATI

Parallelamente, spiega ancora il Governo, il testo individua le autorità competenti “NIS” e i rispettivi compiti, svolti in cooperazione con le omologhe autorità degli altri Stati membri, nonché il Computer Security Incident Response Team (CSIRT) nazionale, con compiti di natura tecnica nella prevenzione e risposta ad incidenti informatici svolti in cooperazione con gli altri CSIRT europei.



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