Luigi Di Maio centra ancora il mirino. E questa volta senza nemmeno varcare i confini del nostro Paese. Mentre la stampa nostrana continua a dileggiarlo, Di Maio accumula miglia spostandosi da Chicago a Washington, dal Giappone a Londra, per far conoscere le intenzioni del Movimento agli investitori stranieri.
Dal cuore dell’economia italiana, quella vera, oggi il leader dei pentastellati ha toccato un tema sensibilissimo, cogliendo il punto di uno degli errori strategici più grandi compiuti in questi anni e dimostrando di non aver viaggiato invano.
Intervenendo all’incontro con gli imprenditori di Assolombarda in corso a Milano, Di Maio ha definito una follia l’ingresso del colosso di Pechino State Grid in Cdp reti. “Per me le privatizzazioni non sono un tabù, ma stiamo attenti ai partner strategici perché avere aperto Cdp Reti facendoci entrare il partner cinese […] è semplicemente una follia, che crea anche un danno economico a noi”, ha messo in guardia il candidato premier dei 5 Stelle.
Probabilmente, molti di quelli che sui giornali impartiscono lezioncine al candidato premier dei 5 Stelle, di strada, e di viaggi, ne hanno ben fatti pochi, per capire il valore di una dichiarazione tanto importante.