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La prossima legislatura si occupi di occupazioni abusive

Giorgio Spaziani Testa, confedilizia

La frase è abusata, ma in questo caso ci sta tutta: per le occupazioni arbitrarie, finalmente, c’è un giudice a Berlino. Il Tribunale di Roma, infatti, ha condannato il ministero dell’Interno a risarcire un proprietario privato per il danno derivante dal mancato sgombero di un immobile abusivamente occupato.

La sentenza impone al ministero, per via dell’impossibilità di ricavare un reddito dall’immobile occupato, di pagare un importo mensile in favore del proprietario fino al momento della liberazione dell’immobile, oltre agli interessi: in questo caso 266mila euro, trattandosi di un edificio molto grande, occupato da oltre 350 persone.

Limitando il discorso alla sola città di Roma, se i circa 100 edifici occupati avessero un reddito potenziale pari alla metà di quello di cui alla sentenza, l’esborso dello Stato sarebbe pari a circa 150 milioni di euro l’anno. Cifra che andrebbe poi moltiplicata tante volte quanti sono gli anni di occupazione. E senza considerare i danni procurati agli immobili.

Si tratta di una sentenza importantissima, che fa giustizia di una situazione di illegalità che nel caso in questione si protraeva da oltre 4 anni (ma sappiamo che a Roma c’è un edificio occupato abusivamente da ben 13 anni). Il paradosso è che a pagare, per ora, sono i contribuenti, ma in futuro non possono escludersi risvolti di responsabilità per i pubblici dipendenti.

In ogni caso, c’è da sperare che questo provvedimento serva a invertire la rotta. Le occupazioni abusive di immobili sono una piaga che va cancellata. I proprietari non hanno tutele e il nostro sistema giudiziario è, di fatto, più garantista con chi occupa che con chi subisce l’occupazione. A peggiorare le cose, poi, è arrivato anche il cosiddetto “decreto sicurezza”, che consente ai prefetti di ritardare, sulla base di esigenze discrezionalmente considerate (sociali, di ordine pubblico ecc.) gli sgomberi imposti dai giudici. Ma il diritto di proprietà non può essere negato per risolvere problemi di cui è lo Stato che deve farsi carico. È l’auspicio col quale guardiamo alla prossima legislatura.

www.lexfest.it

Giorgio Spaziani Testa-presidente di Confedilizia



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