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La lezione di Paolo Nespoli, l’uomo dei record nello spazio, agli studenti romani

PAOLO NESPOLI

Una mattinata spaziale quella che hanno vissuto i circa 200 studenti romani accorsi oggi al cinema Farnese di Roma. La lezione era affidata a un professore d’eccezione, l’astronauta dell’Agenzia spaziale europea (Esa) Paolo Nespoli, intervenuto alla proiezione del docufilm Expedition, dedicato alle varie fasi di allenamento per la missione da lui svolta a bordo della Stazione spaziale internazionale (Iss).

Sulle schermo si sono susseguite le molteplici attività condotte da Nespoli prima di partire per la missione Vita, con la quale l’astronauta è stato per ben 140 giorni a bordo della Stazione orbitante. Con oltre 60 anni e 314 giorni in orbita (frutto di tre missioni), Nespoli è l’uomo dei record nello spazio: il più anziano tra gli astronauti europei, il più alto (ben 188 cm) e l’italiano ad aver vissuto di più nello spazio.

LE PAROLE DELLA MINISTRA FEDELI…

Presente alla proiezione anche la ministra dell’Istruzione, dell’università e delle ricerca Valeria Fedeli, che ha preso parte insieme a Nespoli al dibattito che si è svolto alla fine del docufilm. “Ho assistito per la seconda volta alla proiezione del docufilm – ha raccontato la ministra – ed è sempre emozionante”. Così, ha aggiunto rivolgendosi agli studenti, “spero che tra di voi ci siano tanti con la volontà di diventare parte della prossima generazione di astronauti”.

“Grazie a questo lavoro – ha rimarcato la Fedeli – entriamo nei luoghi in cui le astronaute e gli astronauti si allenano duramente, nei centri in cui avvengono le simulazioni delle situazioni più complesse che chi parte per una missione deve essere in grado di controllare e fronteggiare. Impariamo, noi tutti ma soprattutto le nuove generazioni, che qualsiasi esperienza, anche quella più immaginifica, richiede impegno, studio, lavoro. Che per qualsiasi professione sono necessarie competenze e conoscenze solide. Che sono l’inestinguibile sete di conoscenza e la determinazione a mettersi alla prova costantemente a portarci nel domani, nel futuro, come nello spazio. E tocchiamo con mano il senso di una scienza senza confini”, ha detto la numero uno del Miur. A rivestire particolare importante, ha aggiunto, è anche la cooperazione internazionale: “L’alleanza dei Paesi, in questo ambito conoscitivo, è fondamentale per il successo e la riuscita delle operazioni. La collaborazione internazionale è segno distintivo e requisito necessario di una ricerca di qualità e di eccellenza”.

…E QUELLE DI BATTISTON E NESPOLI

“In queste occasioni, grazie alla presenza dei ragazzi, vengono fuori le domande più interessanti. La loro curiosità è infinita” ha aggiunto il presidente dell’Agenzia spaziale italiana (Asi) Roberto Battiston. E infatti Nespoli è stato chiamato a rispondere a molteplici domande, molte delle quali particolarmente curiose, come sulla gravità: “Tornando a Terra sembra di essere legato, come in prigione, mentre nello spazio si ha la sensazione di essere veramente liberi”. Non a caso, ha spiegato agli studenti, “i primi giorni sulla Terra succedono cose strane, per esempio è difficile camminare dritti perché il nostro cervello si è abituato a orientarsi nello spazio”. Ma cosa gli è mancato della Terra durante la permanenza in orbita? “Sapori, odori e tempo libero”, ha detto Nespoli. In realtà, “ti mancano tante cose, ma è anche vero che lì puoi fare cose impossibili sulla Terra, ad esempio galleggiare nell’aria come Superman o guardare il nostro pianeta da un altro punto di vista”.

Nel pomeriggio poi, l’incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a cui, come promesso durante il collegamento di ottobre dall’Iss, Nespoli porta una foto del nostro Paese, in particolare una “da cui si vede bene la Sicilia”.

Expedition è stato prodotto e diretto da Alessandra Bonavina, presente oggi al cinema Farnese, da un’idea dell’Asi, con il sostegno e il patrocinio delle agenzie italiana ed europea e in collaborazione con la Nasa. Voce narrante della pellicola, è lo stesso Paolo Nespoli.


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