Valorizzare il territorio è uno degli strumenti a nostra disposizione per promuoverlo. E, se il beneficio che si riesce ad apportare non è solo per il singolo, ma per la comunità tutta, l’innovazione prende le sembianze di una rivoluzione. La filiera agrumicola siciliana ne è un esempio. Una filiera che cerca ogni giorno di superare ostacoli e difficoltà, trasformando le sue esigenze in opportunità.
Occasioni di lavoro e riscatto sociale per le tante persone che ogni giorno lavorano per produrre, raccogliere, trasformare e promuovere i frutti d’oro della Sicilia, per valorizzare al meglio quello che la terra già offre. È per affrontare queste sfide con spirito propositivo che il Distretto agrumi di Sicilia e l’Alta scuola Arces hanno scelto di lanciare la seconda edizione di “Social Farming. 2.0 Agricoltura sociale per la filiera agrumicola siciliana”, un progetto che per il secondo anno di fila vede la filiera agrumicola siciliana impegnata a portare innovazione e nuova linfa al territorio.
Anche per questa seconda edizione, resa possibile da un contributo non condizionato di The Coca-Cola Foundation, Social Farming 2.0 mira a formare – gratuitamente – nuove figure specializzate per la promozione del comparto agrumicolo siciliano, rivolgendosi in particolare alle fasce più deboli (i giovani, le donne e gli immigrati) attraverso corsi e seminari che si svolgono nelle principali province siciliane che producono agrumi. Le tematiche trattate vanno da quelle più pratiche, come le tecniche di coltivazione di un agrumeto, a quelle più spiccatamente sociali, come la promozione dell’agricoltura sociale e le tante iniziative di inclusione e manodopera.
Proprio a chi è in cerca di una nuova occupazione o a chi vuole migliorare l’attuale, così come alle imprese, si rivolgono le principali novità di questa seconda fase del progetto, che ha visto lo sviluppo e l’ampliamento del portale Agrorà: lanciato al termine della prima edizione per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro nella filiera agrumicola, assume quest’anno un ruolo centrale. Sarà infatti il contenitore di Agrorà innovation, una call for ideas che mira a raccogliere e sviluppare idee d’impresa innovative nella filiera agrumicola, realizzata con il supporto operativo di Confcooperative Sicilia, Cof&p (Centro orientamento, formazione & placement) dell’Università di Catania e dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e forestali dell’Università di Palermo.
Le proposte potranno riguardare novità da applicare al processo produttivo, ai prodotti o alle proposte commerciali, con l’obiettivo di selezionare le migliori su cui poter concentrare l’interesse e gli investimenti delle imprese della filiera. Il bando, disponibile sul portale Agrorà, sarà aperto fino al prossimo 31 marzo 2018 e vedrà la proclamazione dell’idea vincitrice per fine maggio. L’augurio è che i vincitori di questo bando possano innescare una virtusa reazione a catena, che ci dimostri come da una difficoltà, attraverso la sua gestione e risoluzione, possa nascere un beneficio, e come questo beneficio possa trasformarsi un una vittoria in termini economici e culturali per la Sicilia stessa.
(Federica Argentati è presidente del Distretto agrumi di Sicilia)