“Le accuse della Commissione d’inchiesta sono infondate”, e hanno finalità “esclusivamente politiche ed elettorali”. Parola di Nicola Latorre, presidente della commissione Difesa del Senato, che a Formiche.net ha spiegato tutte le forti perplessità nei confronti di una vicenda che rischia solamente di gettare caos intorno alle Forze Armate.
La Relazione finale della Commissione parlamentare di inchiesta sugli effetti dell’utilizzo dell’uranio impoverito, approvata ieri a maggioranza dei suoi membri, ha individuato un nesso di causalità tra esposizione all’uranio impoverito e le patologie di militari impiegati in missioni di guerra. Tanto il contenuto della Relazione quanto la modalità della sua approvazione non convincono.
“A parte il fatto che si tratta di un’indagine svolta esclusivamente da una commissione d’inchiesta nominata dalla commissione Difesa della Camera, essa ha un valore meramente conoscitivo e va in rotta di collisione con una serie di considerazioni, anche scientifiche, che sono state confermate da anni”, ha spiegato Latorre. D’altronde, ha ricordato il senatore in quota Pd, “è dal 2005 che il parlamento si occupa di queste cose e in tutte le indagini svolte in questi anni non è mai emerso acquisto e uso di munizionamento contenente uranio impoverito”. Sulle questioni evidenziate dalla Commissione d’indagine, infatti, c’è già “una documentazione scientifica abbondantemente sviluppata, a cui si aggiungono le considerazioni ineccepibili dello Stato maggiore della Difesa; tutto conferma che non ci sono motivi di preoccupazione e di allarme per nostri militari”, ha aggiunto Latorre.
A non convincere poi, è il fatto che le conclusioni siano state approvate a maggioranza. “Questo tipo di lavori si conclude sempre all’unanimità – ha spiegato il presidente della commissione Difesa di palazzo Madama – per via del fatto che si basa su dati e risultati scientifici”. È dunque “incomprensibile come su fatti che dovrebbero essere oggettivi e supportati da indagini scientifiche si possa pervenire a conclusioni non unanimi”. Proprio per questo “il ricorso alla maggioranza indica una strumentalità, ed è assurdo che ciò avvenga su questioni così delicate che mettono a rischio l’immagine delle Forze Armate a fini esclusivamente di battaglie politiche ed elettorali, tra schieramenti diversi ma anche all’interno dei singoli schieramenti”.
Per questo, ha rimarcato Latorre, “mi auguro che si fermino tutte le dichiarazioni che in queste ore servono soltanto ad alimentare un clima privo di fondamento intorno alle nostre Forze Armate, che non lo meritano, e di cui dobbiamo essere orgogliosi, così come lo dobbiamo essere del modo in cui vengono tutelati i loro interessi, superiore rispetto a come viene fatto in tanti altri Paesi. Nella diretta esperienza di questi anni ho potuto constatare che la tutela della salute dei nostri militari è una assoluta priorità di tutti gli Stati maggiori”.
Considerando tutti questi aspetti, ha concluso Latorre, “appaiono quindi infondate le accuse contenute nelle conclusioni approvate solo da una parte della commissione d’inchiesta, e inopportune e dannose le dichiarazioni che rischiano di appannare immotivatamente le Forze Armate italiane che sono al contrario motivo di orgoglio del nostro Paese”.