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Dopo gli occhiolini la doccia fredda di Macron al Movimento 5 Stelle

Salvini, Salvini pd

Sulle colonne di Formiche.net l’economista Fitoussi l’ha definita fantascienza. Adesso è lo stesso Europe en marche a smentire le indiscrezioni di stampa in base alle quali il partito avrebbe aperto a un’intesa con il M5S per la futura ricomposizione dei gruppi all’Europarlamento, dopo le elezioni europee del 2019.

Il partito fondato da Emmanuel Macron ha voluto precisare in una nota divulgata in queste ore di “non avere in alcuna maniera avuto contatti con il M5S per formare qualunque tipo di alleanza a livello europeo”.

La nota poi prosegue: “I valori progressisti, di apertura e umanità sono la colonna vertebrale di Europe en Marche e non sono compatibili con le posizioni demagogiche, populiste e apertamente euroscettiche del M5S”.

La decisa presa di posizione arriva dopo varie notizie divulgate in Italia tra ieri e oggi riguardo una possibile “svolta macroniana’ di Luigi di Maio e di “segnali” da parte di ambienti vicini all’Eliseo.

Shahin Vallée, ex consigliere di Macron, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera durante la quale non ha escluso la possibilità che il Movimento 5 Stelle possa far parte dell’iniziativa del presidente francese di costruire “un’ampia alleanza pro-europea aperta a tutti, in modo da sfidare sia l’ondata dei partiti nazionalisti che l’inerzia di quelli tradizionali”, seppur con determinate condizioni.

Alla domanda di Federico Fubini se il Movimento 5 Stelle possa far parte dell’iniziativa di Macron in Europa Vallée risponde: “Dipende in gran parte da come M5S vede l’Europa, un aspetto che non è chiaro. E bisogna vedere se i pentastellati saranno in grado di convergere con En Marche e altre forze in Europa sulla base di una piattaforma coerente. Fondamentalmente, ci sono due tipi di forze politiche insurrezioniste in Europa oggi: quelle che di base sono nazionaliste e anti-europee e quelle che sono critiche sull’Europa ma vogliono riformarla”. E continua: “Oggi ci sono due tipi di insurrezionisti, termine che preferisco alla parola “populisti”: quelli che sono aperti e vogliono che l’Europa cambi e quelli che sono chiusi e xenofobi, e vogliono che l’Europa finisca. La Lega di Matteo Salvini è chiaramente nel secondo gruppo e non cambierà. Invece M5S deve ancora chiarire dove stia esattamente, ma spero proprio che siano una forza a favore della trasformazione dell’Europa”.

Ma l’intesa tra i due partiti non è stata lanciata solo dall’intervista di Federico Fubini a Vallée, ma anche da Il Foglio dove Mario Monti in un’intervista invita il Movimento 5 stelle a esercitarsi a diventare “Macron-compatibile”. Sempre dalle pagine del giornale diretto da Claudio Cerasa si parla apertamente di “svolta macroniana” del partito di Di Maio, e di contatti tra En Marche e M5S a Bruxelles, ancora comunque acerbi, come sostenuto dall’europarlamentare pentastellato Ignazio Corrao che proprio a Il Foglio dice: “Parlare di accordi oggi è del tutto fuori luogo”, smentendo anche i possibili contatti.

Su Formiche.net al riguardo Fitoussi ha però ribadito che il matrimonio tra En Marche e M5S era alquanto improbabile. “Prima di tutto per l’orientamento verso l’Europa” ha detto. “Macron ha fatto una campagna elettorale da europeo convinto di dover applicare le regole europee. Non riuscirebbe a digerire il reddito di cittadinanza. E inoltre non è chiaro se il Movimento Cinque Stelle è un partito che ha veramente un programma o clicca di continuo su wikipedia”.


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