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Vi spiego perché la riforma farà bene alle Camere di commercio

Di Ivan Lo Bello
imprese

Si è concluso ieri, dopo tre anni, il percorso normativo di riforma delle Camere di commercio.  Ci sono stati tanti passaggi, alcuni anche complessi, ma credo che questa riforma consegni al Paese un sistema camerale più efficiente, più moderno e in grado di essere di supporto al sistema delle imprese su tanti aspetti oggi fondamentali per la loro crescita e competitività.  Un risultato che non era scontato e che credo sia stato raggiunto grazie anche al dialogo che abbiamo avuto con il Governo e le Regioni in questi mesi.

Oltre a razionalizzare le strutture e la loro articolazione sul territorio (le Camere saranno 60), la riforma affida alle Camere di commercio compiti innovativia fianco alle funzioni tradizionali,a partire dalla tenuta del Registro delle imprese. 

Innanzitutto, il tema del digitale. Il sistema camerale, infatti, è stato chiamato dal Governo a far parte della sfida di Impresa 4.0. Su questo fronte siamo già partiti attivando sul territorio una rete di Punti d’impresa digitale (PID), per diffondere la cultura e la pratica del digitale tra le piccole e medie imprese di tutti i settori economici.

La riforma ha assegnato alle Camere di commercio, inoltre, ruolinuovi anche in materia di alternanza e di orientamento al lavoro e alle professioni: dalla tenuta e gestione del Registro per l’alternanza scuola-lavoro, alla collaborazione per realizzare ilsistema di certificazione delle competenze; dasupporto all’incontro domanda-offerta di lavoro, al sostegno alla transizione dalla scuola e dall’università al lavoroRendere più fluido il rapporto tra formazione e mondo delle imprese contribuirebbe non poco a ridurre il mismatching tra domanda e offerta, che rappresenta uno dei nodi fondamentali del mercato del lavoro nel nostro Paese, aiuterebbe molti giovani a trovare più rapidamente una adeguata occupazione

Infine, la riforma chiama in causa le Camere per valorizzare il patrimonio culturale e turistico e sostenere le Pmi nei processi di internazionalizzazione, facendo crescere il numero delle imprese esportatrici. Sono questi ambiti dai quali dipende una larga parte della competitività del nostro sistema e della capacità delle nostre aziende, in particolare le più piccole, di reggere le tensioni del mercato. Sono queste le sfide attuali delle imprese italiane.

Camere rinnovate richiedevano però anche una immagine nuovaPerciò, abbiamo voluto accompagnate questi importanti cambiamenti con un nuovo logo del sistema, per far cogliere in maniera immediata la trasformazione che stiamo realizzando. Un logo più moderno, che parla il linguaggio del webL’Unioncamere lo adotta da oggi, per tradurre in un segno sintetico l’idea della rete delle nuove Camere di commercio.


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