La Fim Cisl, al termine del Congresso dello scorso anno, ha inserito nel proprio Statuto il Cash Mob e il Voto col Portafoglio come nuove forme di lotta sindacale, strumenti necessari a diffondere una maggiore informazione, generare consapevolezza e favorire la partecipazione delle persone. Il voto col portafoglio fa leva sulla possibilità per tutti di riprendersi il mercato e, attraverso il proprio consumo, orientare i comportamenti delle imprese, dentro e fuori il perimetro aziendale, verso produzioni e comportamenti sostenibili dal punto di vista ambientale e sociale, scelte che il sindacato deve presidiare.
In pratica, una nuova cultura di gestione aziendale che cambi i modelli di business, che tenga a riferimento la sostenibilità e non solo il profitto.
Troppo spesso, invece, le imprese vivono la solidarietà, la sostenibilità e le relazioni sindacali, anche quando buone, zavorre che frenano il profitto: una convinzione, questa, smentita nei fatti se si considera che le imprese sostenibili sono anche quelle più solide dal punto di vista economico.
Non è un caso, infatti, che le aziende che praticano la sostenibilità ambientale sono quelle che, oggi, a parità degli altri fattori, valgono di più in borsa visto che, di contro, gli investitori considerano il disimpegno sull’ambiente un fattore che mette a rischio anche il profitto.
A Cagliari, nel corso della settimana sociale dei cattolici dello scorso ottobre, sono state presentate 400 buone pratiche di imprese sostenibili, di lavoro creativo, partecipativo, libero e solidale che coincidono con 400 esperienze di imprese forti e solide economicamente. Tutti motivi che ci fanno dire che il modello funziona e che è la strada giusta da battere con decisione e convinzione.
Il 27 aprile a Milano andrà in scena la terza edizione del Cash Mob Etico, il prologo del Primo Maggio che Fim Cisl e NeXt organizzano, mettendo insieme imprese, lavoratori e cittadini per premiare le buone pratiche e le relazioni sindacali che hanno puntato sulla sostenibilità economica, sociale e ambientale. Nel 2016 festeggiammo ad Aversa, in provincia di Caserta, nella Fattoria Sociale Fuori di Zucca della Nuova Cooperazione Organizzata, il consorzio di cooperative che ha rigenerato il territorio del casertano per troppi anni deturpato dalla criminalità; nel 2017 a Muccia, in provincia di Macerata, per premiare imprese metalmeccaniche che, nonostante le difficoltà legate alla devastazione del terremoto, non hanno mai cercato scorciatoie, continuando a operare nel rispetto dei lavoratori.
Anche quest’anno, premieremo tre imprese metalmeccaniche, scelte in una platea più ampia, che hanno saputo, attraverso buone relazioni sindacali, intraprendere un percorso di sostenibilità ambientale, sociale ed economica puntando sulla partecipazione e il coinvolgimento dei lavoratori.
Certamente anche la sicurezza, tema sul quale Cgil, Cisl, Uil hanno caratterizzato la festa del Primo Maggio a cui la Fim parteciperà numerosa nelle varie manifestazioni territoriali, è un punto fondamentale in questo quadro. Le imprese che investono in sicurezza, oltre a mettere al centro la persona e il lavoratore e guardare al futuro, sono quelle più competitive. Fattore che spesso viene dimenticato nella logica, contraria, di vedere gli investimenti in sicurezza come dei costi da contenere.
La sostenibilità sociale, economica e ambientale passa anche dal tema, quanto mai attuale, della conciliazione dei tempi di vita e lavoro. Oggi possiamo contare sulla tecnologia, un alleato prezioso se usato bene, che può aiutarci a umanizzare il lavoro e ad aprire spazi importanti sullo smart-working che, dove contrattato, migliora le pratiche di conciliazione e incide positivamente sulla sostenibilità di tutta l’impresa anche dal punto di vista industriale, con ricadute positive anche sull’ambiente. In Germania gli imprenditori hanno capito che per incrementare la produttività bisogna favorire la conciliazione e questo è il motivo che ha favorito l’accordo sulla riduzione dell’orario di lavoro per esigenze di cura di anziani e bambini.
Da tempo la Fim Cisl ha portato dentro ai propri schemi il concetto di sostenibilità, nel solco dell’economia civile. Anche la promozione della legalità assume valore economico e sociale, identificando il lavoro come argine alla criminalità e strada attraverso la quale ognuno possa realizzare i propri sogni. Coltiviamo l’impegno di mettere insieme il mosaico variopinto della passione civica per valorizzare la persona nel lavoro e nella società. È dentro questi ragionamenti, quindi, che si realizza il voto col portafoglio, la possibilità per tutti i cittadini di premiare, attraverso i consumi, le aziende, le filiere e le imprese che come si diceva, nel lavoro, la sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Un’arma nuova e potente perché, attraverso i consumi, possiamo votare tutti i giorni per realizzare un modello alternativo di economia e orientare le imprese a confrontarsi con la responsabilità sociale. È la nostra possibilità di riprenderci il mercato, condizionarlo e indirizzarlo appunto verso un mondo migliore.
Il 27 aprile, a Milano, dimostreremo ancora una volta quanto sia potente premiare e valorizzare le buone pratiche e le belle notizie che hanno un positivoe effetto generativo e moltiplicativo che dobbiamo utilizzare per promuovere la dignità del lavoro e il protagonismo delle persone.