I musulmani ortodossi, soprattutto quelli sunniti salafiti, sono cresciuti enormemente negli ultimi cinque anni in tutto il territorio nazionale. Secondo il ministero dell’Interno federale sono 11.000 quelli che confessano a livello nazionale questa declinazione ultraconservatrice della religione islamica. E seppure i salafiti “pietistici” vengano distinti da quelli “militanti”, in ogni caso questi rifiutano i valori delle società occidentali e le regole che seguono sono molto dure, ortodosse.
Ecco quando è avvenuto il “salto”, cosa sta facendo il governo e quali sono le zone della Germania più interessate.
GLI ANNI DELLA RADICALIZZAZIONE
Nel 2013 l’Ufficio federale per la protezione della Costituzione (BfV) calcolava circa 5.500 salafiti sul territorio nazionale. Nel corso di questi cinque anni il fenomeno è raddoppiato e sembra, come riportano anche molti giornali, sembra che stia rallentano, nel senso che il numero continua a crescere ma non con la stessa intensità. Quindi non si parla di una stagnazione o diminuzione della componente di salafiti musulmani che vivono i Germania, ma di una frenata registrata nei primi mesi dell’anno. Gli esperti di sicurezza attribuiscono questa diminuzione d’intensità alle sconfitte militari dello Stato islamico in Iraq e Siria.
LE ZONE PIÙ RADICALIZZATE
I Land di Amburgo e Berlino sono quelli più colpiti dal fenomeno della radicalizzazione e sempre l’Ufficio federale per la protezione della costituzione ha riportato che solo ad Amburgo sono presenti 798 salafiti. Un altro aspetto da tenere in considerazione è il ruolo delle donne. Queste, in particolare nel Land che confina con l’Olanda e il Belgio, la Nordreno-Vestfalia, stanno acquisendo sempre più potere e la polizia sta tenendo sotto controllo decine di donne salafite che frequentano le moschee della regione. In Baviera, Land ricco del sud della Germania, lo scorso anno si contavano 670 salafiti, e di questi uno su cinque era considerato incline alla violenza. Secondo Joachim Herrmann, ministro degli Interni bavarese eletto tra le fila della CSU, “il salafismo è ancora una delle correnti islamiste più dinamiche e più in rapida crescita nel nostro paese”. Secondo fonti del ministero da lui guidato, il cinque per cento dei salafiti in Baviera sono minori e il dieci per cento sono donne.
COME SRADICALIZZARE
Secondo il ministero dell’Interno repressione e prevenzione devono andare di pari passo. Se il primo compito è affidato al ministero dell’Interno il secondo a quello della Famiglia, come stabilito anche negli accordi di coalizione Spd-Cdu. All’interno dell’ufficio di federale per l’immigrazione e i rifugiati è stato anche preposto un ufficio di consulenza sulla “radicalizzazione del fenomeno islamico”. Per ora sono sotto custodia 153 persone, considerato potenziali aggressori. Ma quanto potrà influire la politica del ricongiungimento familiare imposta dalla Cdu sul fenomeno?