Con il taglio del nastro del nuovo stabilimento di Lockheed Martin a Johnstown, in Pennsylvania, il programma Joint Strike Fighter si avvicina alla produzione a pieno rateo. Intanto, la Nasa a dato il via libera allo sviluppo dell’X-Plane, il dimostratore del colosso americano che punta a far diventare una realtà il volo commerciale supersonico silenzioso.
IL NUOVO STABILIMENTO PER GLI F-35
Il sito di Johnstown, che è stato formalmente inaugurato ieri, si occuperà di produrre componenti del caccia di quinta generazione JSF con 40 nuovi posti di lavoro entro il 2018. “L’F-35 Lightning II sta iniziando la transizione alla produzione a pieno rateo, e l’expertise manifatturiero di cui disponiamo qui ha un ruolo crescente nella consegna di questo incredibile velivolo agli uomini e alle donne che difendono la nostra nazione”, ha detto Gilda Jackson, generalm manager di Lockheed Martin AeroParts annunciando l’apertura del nuovo stabilimento.
I PROSSIMI PASSI DEL PROGRAMMA JSF
Il velivolo su cui anche la nostra Aeronautica militare ha puntato per il futuro del proprio potere aereo, si appresta a passare alla fase di test di combattimento intensivi (IOT&E) che dovrebbe prendere il via il prossimo settembre. Si tratta dell’ultimo passaggio prima della produzione a pieno rateo che consentirà al programma di abbassare ulteriormente i costi dei velivoli. Come ha spiegato lo scorso mese la presidente e ceo Marillyn Hewson, l’obiettivo è “ridurre il prezzo unitario per l’F-35 A (la versione a decollo e atterraggio convenzionale, ndr) a 80 milioni di dollari entro il 2020”. Intanto, presso la base aerea di Yuma, in Arizona, il Fighter Attack Squadron (VMFA) 122 del Corpo dei Marine ha iniziato a condurre le prime attività operative con l’F-35 B (versione a decollo corto). “Ciò segna la fine della prima fase delle transizione dall’eredità dello squadrone di F/A-18C Hornet a uno squadrone di F-35B”, ha spiegato Lockheed Martin.
IL VIA LIBERA DELLA NASA PER LO SVILUPPO DELL’X-PLANE
Nel frattempo, il colosso americano dell’aerospazio si appresta a sviluppare il nuovo velivolo commerciale supersonico silenzioso. La Nasa ha infatti assegnato a Lockheed Martin (divisione Skunk Works, impegnata in velivoli sperimentali) un contratto per progettare, costruire e testare un dimostratore in scala reale low-boom. Il velivolo, che prende il nome di X-plane, volerà nel 2021 e sarà realizzato per “rendere il volo supersonico di passeggeri una realtà”. Il nuovo contratto segue quello del febbraio 2016, con il quale la Nasa aveva affidato all’azienda statunitense il design del dimostratore.
Ora, Skunk Works sarà chiamata a costruire un aereo sperimentale in scala reale che dovrà aiutare la Nasa a definire standard sonori accettabili per un volo commerciale a velocità supersoniche. L’X-Plane, che si inserisce nel programma Quiet Supersonic Techonlogy (Quesst) dell’agenzia spaziale americana, volerà infatti a Mach 1.4, una velocità a cui i velivoli attuali producono un boom eccessivo per ogni regolamentazione concernente il sorvolo di territori. Sul tema ne sa qualcosa la provincia di Bergamo, che alcune settimane fa ha ben udito la rottura della barriera del suono da parte di due EFA italiani impegnati in un’attività di scramble.