Il derby Italia-Germania non c’entra nulla. Anche se in questi ultimi giorni si respira un’aria che ricorda i mondiali dell’82 e certamente i media tedeschi non aiutano a rasserenare il clima infuocato. Qui però si tratta di una questione seria e da non banalizzare. Affatto. La collaborazione fra servizi segreti italiani e tedeschi potrebbe essere a rischio. È quello che scrive la Frankfurter Allegmeine am Sonntag, lanciando l’allarme dei responsabili della Commissione del Bundestag addetta ai servizi segreti. Nel caso della formazione di un governo filorusso, formato da Lega e Movimento 5 Stelle, anche lo scambio delle informazioni andrebbe ripensato: non potrebbe andare avanti senza riserve, si spiega. In casi di attacchi hacker da parte della Russia, o di fronte a situazioni come quella che si è verificata con l’avvelenamento dell’agente Serghei Skripal in Gran Bretagna, la collaborazione procederebbe in modo diverso.
È l’agenzia stampa Ansa a spiegare i dettagli. Per il presidente del comitato Armin Schuster, i servizi segreti devono poter collaborare anche con partner “problematici”, per evitare ad esempio attacchi terroristici. Quindi anche un esecutivo giallo-verde in Italia del genere non sarebbe un motivo per interrompere del tutto la collaborazione. “Ma se il governo italiano mostra di essere vicino alla Russia, di fronte al sospetto di un attacco hacker da parte dei russi i colloqui andrebbero avanti in modo diverso rispetto a quanto accaduto fino a ora”. Anche un caso come quello dell’agente Serghei Skripal “andrebbe affrontato in modo sensibile con gli italiani”, aggiunge.
Per il vice Konstatin von Notz un governo Lega-5 Stelle “non porta bene alla collaborazione fra i servizi”. “Trovo condivisibile che i dati i quel caso non siano più scambiati senza riserve”, la conclusione.
L’allarme è serio e sarebbe ingenuo pensare che si limiti alla sola Germania. I rapporti fra Salvini e Putin sono noti e le notizie relative ai dettagli dell’intesa fra Lega e Russia Unita certamente non diminuiscono i timori di una inaffidabilità del possibile nuovo governo in materia di sicurezza e intelligence.