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Ribelli assediano Tripoli? Breve storia di un giallo durato alcune ore

È giallo su quanto sta succedendo in queste ore in Libia. Secondo le emittenti televisive Sky News Arabia e Al Arabiya è in corsa una rivolta a Tripoli.

I ribelli avrebbero circondato la sede del governo di unità nazionale, riconosciuto dalla comunità internazionale, con un assalto all’alba. Le milizie Haythem e il battaglione 301 avrebbero preso il controllo dell’aeroporto di Tripoli, la sede della Guardia presidenziale, alcuni edifici governativi e la tv nazionale Al Libya. La notizia si è diffusa velocemente sui social network e vari siti d’informazione. Alcune fonti da Tripoli sostengono che la mossa sia stata voluta per arginare una serie di proteste pubbliche.

Secondo il sito arabo Erm News, i ribelli sono legati al ministero della Difesa del governo di Accordo nazionale libico e non ci sono stati combattimenti nell’assalto. Quanto sta avvenendo a Tripoli sarebbe legato, secondo il sito, al rapporto presentato ieri dalla Corte dei conti connessa ai Fratelli musulmani e contestato dalla milizia al Halbus.

La smentita governativa è arrivata d’immediato. Con una nota pubblicata su Facebook, il ministero dell’Interno del governo di Accordo nazionale libico ha dichiarato che non c’è stato alcun assalto: “È falsa qualsiasi notizia o voce circolata tramite alcune emittenti televisive o profili social  nel corso della notte riguardanti un attacco alla sede dell’ufficio del premier da parte di un gruppo armato”. Il ministro Fayez al Sarraj “smentisce queste notizie prive di fondamento – si legge nel post – e che rientrano in una crisi fabbricata che ha lo scopo di minare la sicurezza all’interno della capitale”.

Anche un portavoce della Brigata 310 ha smentito la notizia della rivolta all’Agenzia Nova, sostenendo che al momento “la situazione a Tripoli è calma e non è in corso alcuna ribellione”.

Certo è che nello scenario libico la tensione è salita negli ultimi giorni. I due governi libici hanno condannato l’attentato a Bengasi, dove sono morte sette persone per l’esplosione di un’autobomba. Secondo il quotidiano locale The Libya Herald, il governo dell’unità nazionale con sede a Tripoli è pronto per alzare i livelli di sicurezza ed è convinto che l’attacco “aumenterà la determinazione del popolo libico di combattere il terrorismo in tutto il Paese”. L’avvicinamento e le pressioni della comunità internazionale (più recentemente Francia ed Egitto) per fissare la data del prossimo appuntamento elettorale potrebbero aumentare gli scontri e le tensioni.

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