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Il Cantiere internazionale d’Arte. Un piccolo grande festival

Non si chiama Festival ma Cantiere Internazionale d’Arte. Creato dal compositore tedesco che scelse l’Italia come sua residenza, ha l’obbiettivo di cimentare giovani artisti con lavori complessi. Si svolge a Montepulciano. La 43ª edizione è dedicata al tema Vita Morte Meraviglie. Dal 12 al 29 luglio 2018, la rassegna ideata da Hans Werner Henze propone 65 appuntamenti, diffusi tra Montepulciano e la Valdichiana Senese. Per la prima volta la manifestazione si apre ufficialmente a Sarteano con un progetto di teatro musicale, linguaggio su cui si ricercano nuove declinazioni, commissionando composizioni originali. Il direttore artistico Roland Böer, coadiuvato dal coordinamento artistico di Giovanni Oliva, propone così un cartellone che annovera opera lirica, teatro, danza, concerti sinfonici, musica da camera, performance, arti figurative ed eventi speciali. Oltre alla città poliziana, sono coinvolti i Comuni di Cetona, Chianciano Terme, San Casciano dei Bagni, Sarteano, Sinalunga, Torrita di Siena, Trequanda. La cooperazione tra artisti prestigiosi e giovani talenti caratterizza l’evento sostenuto da Mibact, Regione Toscana, Comune di Montepulciano e Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano.

I principali spettacoli sono: L’impresario in angustie l’opera di Cimarosa è allestita con la regia di Caterina Panti Liberovici Conversation pieces di Marco Filiberti, ispirato a George Byron, con musiche di Fabrizio Festa. Nelle scarpe di Giufà spettacolo di teatro musicale sulle migrazioni apre il 43° Cantiere a Sarteano. Concerti sinfonici con Mariangela Vacatello, Cambridge University Orchestra e Rncm Manchester. Trittico di danza con grande orchestra e tre corpi di ballo tra cui gli israeliani Liat Dror & Nir Ben Gal. Performance di strada Il gran mondo del teatro, ciclo Bach+ e Viaggio Schumanniano.

La nuova produzione della farsa di Domenico Cimarosa “L’impresario in angustie” è basata sulla revisione realizzata per il 43° Cantiere da Enrico Massa, a partire dal manoscritto originale per la rappresentazione del 1791 al Teatro Nuovo di Napoli. La vicenda, sempre attuale, di un allestimento teatrale in crisi per carenza di risorse economiche è affidata a Caterina Panti Liberovici: La collaborazione con il Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze ha consentito di selezionare un cast che lavorerà con l’Orchestra Poliziana, sotto la direzione di Roland Böer.

La connessione tra linguaggio teatrale attuale e musica elettronica è l’attributo di Conversation Pieces scritto e diretto da Marco Filiberti. Questa morality play, ispirata al poema drammatico Manfred e della tragedia in versi Cain di George Byron, evidenzia il confronto estremo tra il raziocinio, l’inconscio e la tensione dell’uomo contemporaneo.

Nelle scarpe di Giufà che unisce le storie popolari del personaggio e le questioni della migrazione. Le musiche di scena, commissionate alla compositrice portoghese Sara Ross, saranno eseguite dall’Ensemble Giufà, costituito dall’incontro tra giovani elementi provenienti dal territorio della Valdichiana. In collaborazione con Glyndebourne (Regno Unito), Opera Circus (Regno Unito), A7M (Portogallo). I costumi sono elaborati dai giovani rifugiati che partecipano a CruneLab, iniziativa di formazione e lavoro per migranti.

Anche il teatro di strada è rappresentato in un rapporto dialogico con la nuova musica. La performance Il gran mondo del teatro, ispirata al capolavoro di Pedro Calderòn de la Barca, è un’idea di Maria Paola Cordella che cura regia e drammaturgia, mentre la partitura originale è firmata da Domenica Giannone. L’esibizione si integra con il contesto territoriale e sarà quindi realizzata in 4 diversi Comuni con organici strumentali locali per un’attiva presenza cantieristica dei residenti nel processo artistico. Una coproduzione tra 43° Cantiere e Theatre en Vol.

La serata di danza contemporanea presenta in prima assoluta tre nuove coreografie originali commissionate a tre soggetti di diversa estrazione. La storica compagine israeliana Liat Dror & Nir Ben Gal Dance Company lavora sul brano di Arvo Pärt Silentium, i giovani dell’Accademia Nazionale di Danza si cimentano con Pulcinella di Igor Stravinskij sotto la guida di Marco Lattuchelli, mentre Francesca Mommo, con Associazione Italiana Danzatori, coreografa “Le bœuf sur le toit” di Darius Milhaud. La Piazza Grande di Montepulciano accoglie quindi un trittico che vanta una maestosa esecuzione musicale dal vivo per grande orchestra assegnata alla Rncm Symphony Orchestra di Manchester, con la partecipazione di Adina Vilichi (tenore), Alfonso Zambuto (tenore), Francesco Samuele Venuti (baritono); sul podio si alternano Roland Böer e Daniele Giorgi.

Infine, nella rossiniana Petite Messe Solennelle autentiche stelle del canto lirico internazionale si confrontano con il Dortmunder Kammerchor e con la Corale Poliziana di Montepulciano, insieme all’armonium di Roland Böer e ai pianoforti di Cristina Capano e Alessio Tiezzi (direttore dell’Istituto di Musica “H. W. Henze”), con la direzione di Fabio Mancini. Paola Leggeri (soprano), Sara Mingardo (contralto), Aldo Caputo (tenore), José Fardilha (baritono) prendono parte ad un progetto decisamente incentrato sul principio cantieristico della manifestazione.

Il primo dei tre concerti sinfonici previsti nella Piazza Grande di Montepulciano vede protagonista la Cambridge University Orchestra, diretta da Naomi Woo. Universalmente riconosciuta tra le più prestigiose istituzioni accademiche del mondo, l’università di Cambridge debutta al Cantiere Internazionale d’Arte con il suo organico orchestrale, proponendo un programma che alterna il repertorio rossiniano, un brano di Dvořák e un intenso finale con le pagine di Tchaikowskij. L’orchestra del Royal Northern College of Music di Manchester, compagine residente al 43° Cantiere Internazionale d’Arte, affronta invece due eventi sinfonici diretti da Roland Böer, il primo dei quali vanta come ospite d’onore, solista al pianoforte, l’acclamata Mariangela Vacatello per il Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra di Chopin; a seguire il Concerto per orchestra di Béla Bartók.

Il Concerto di Chiusura è invece impaginato con La Valse di Maurice Ravel, la Sinfonia n. 40 di W. A. Mozart e la celeberrima Sinfonia n. 5 di Šostakovič.

La compagnia Lombardi-Tiezzi interpreta Il Ritorno di Cavanova di Arthur Schnitzler in un nuovo allestimento dove la musica contemporanea live, affidata a un trio di giovani solisti, arricchisce l’azione scenica. Si amplia così l’indagine sui nuovi orizzonti del teatro musicale avviata dal Cantiere Internazionale d’Arte. Federico Tiezzi (adattamento e regia) e Sandro Lombardi (in scena con Alessandro Marini) esplorano ancora, da un’angolazione ulteriore, il mistero dell’amore.

Due cicli di concerti cameristici infine sono dedicati a Bach e Shumann.


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