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Dal Mito all’Incanto: la Magia dei Luoghi e l’arte di raccontarla

Ogni luogo geografico vive per sé e nella memoria di chi lo ha abitato o semplicemente visitato, anche una sola volta, ecco perché, quando si torna in un luogo dove si è già stati, anche da bambini, attraversarlo una seconda volta procura un piacere sottile nel riconoscerlo e nello scoprire che il luogo è rimasto più o meno intatto come era nella memoria.
L’estate è occasione di viaggi, ma anche di ritorni in luoghi dove si è già stati bene, dove si è vissuto il benessere di una piacevole vacanza e dove si è, lungamente, desiderato tornare proprio per respirare quell’atmosfera vacanziera e quel relax che ci è rimasto impresso.
Ecco perché, spesso, piuttosto che conoscere nuove mete si finisce per scegliere quel vecchio borgo a cui siamo affezionati, o quella città che senza avere con noi relazioni di nascita o di vissuto sentiamo appartenerci. Questo accade al Circeo per esempio, un luogo di una bellezza naturalistica ancora quasi intatta, nonostante la modernità e il cemento abbiano sopraffatto la bellezza primitiva e mitica di una delle più belle coste del Lazio e d’Italia. La Macchia Mediterranea vi si estende con la sua lussureggiante natura, la bella e rigogliosa vegetazione che si crogiola fin sulle dune di sabbia chiara e dorata, il promontorio di marne e arenarie antichissime dove si situa l’antica Grotta Guattari , nella quale furono rinvenuti nel 1939 i resti dell’ uomo di Neanderthal , lo splendido Lago di Paola , uno dei più suggestivi della pianura Pontina e la Cala dei Pescatori dove si narra che Ulisse sia entrato con la sua nave .
In questa meraviglia che vanta la presenza del Parco Nazionale del Circeo con la sua vegetazione autoctona fatta di erbe aromatiche, piante e fiori tipiche del Mar Tirreno e Mediterraneo, di presenze faunistiche tra le più belle del Lazio sia boschive sia marine sorgono i borghi antichi e moderni dei vacanzieri del Lazio , d’Italia e degli stranieri che si sono innamorati di queste acque dai fondali cristallini e tersi, dove si rispecchiano i colori del promontorio della Maga Circe , così come si legge nel Canto X dell’Odissea: “ …Ecco, ed all’Isola Eèa giungemmo, ove Circe abitava , Circe dai riccioli belli, la diva possente canora,ch’era sorella d’ Eèta, signore di mente feroce” (vv. 135-137).
Chi è stato anche una sola volta sulla spiaggia di Sabaudia, proprio al di sotto del profilo del Monte Circe è rimasto stregato dal perfetto disegno del profilo della Maga, con la divina testa addormentata su una sottile striscia di terra che divide due sponde tra la costa del Lago Paola e il mare.
Questo luogo dove spontaneamente vivono ginepri, lauri, tamerici, pini, arbusti di liquirizia ,corbezzoli, sugheri, lecci e molto altro decantato da secoli da poeti , artisti, scrittori vive e pulsa non solo nei cuori dei grandi letterati, ma anche in quelli dei “viandanti” occasionali, o di chi, appunto, vi ha soggiornato anche una volta e ci è voluto tornare con l’intenzione di provare ancora la magia del vento, del clima, del respiro e della pace. Negli ultimi giorni di Luglio si è svolta una mostra fotografica nel borgo antico di San Felice Circeo realizzata da una “narratrice del Luogo”, Assunta Tognoni, si chiama così questa persona che ritengo straordinaria per la sua capacità di inventarsi un bel personaggio da “sfondo integratore”, come direbbero i pedagogisti moderni, inventando e gestendo il Blog personale di Facebook dal titolo “ Circeo: l’incanto della Maga Circe, figlia del Sole” dove con i suoi post e le sue splendide fotografie di ogni angolo e da ogni angolazione del Circeo ha promosso un intero territorio, raggiungendo una cifra di “spettatori” e simpatizzanti da record : 41.788 contatti che ammirano il “Circeo virtuale” e si informano costantemente su iniziative culturali e turistiche, escursioni nei luoghi e nelle isole del litorale Pontino, luoghi tra i più belli d’Italia. Credo che si possa definire una tra le più “forti Influencer” a giudicare dai commenti e dagli apprezzamenti che si leggono pubblicamente. Avendola conosciuta personalmente, alla sua mostra, posso testimoniare che è una persona tutta pepe e verve che ama il suo Territorio e meriterebbe per il suo “lavoro” libero e spontaneo il riconoscimento pubblico di essere ufficialmente considerata una vera e propria “narratrice del borgo”, un’anima loci viva e dotata di capacità artistiche naif anche per la fotografia, insomma una reporter naturale e naturalizzata! A mio modesto parere!
Ma in questo breve soggiorno al Circeo , in cui gli incontri artistici sono stati spontanei come la vegetazione e stimolanti come le vacanze quando sono ricche di vicissitudini piacevoli e di nuove conoscenze , in un luogo altrettanto poetico che è la panoramica di Vigna la Corte , presso San Felice Circeo, ho conosciuto un altro artista, questa volta si tratta di un pittore il cui nome d’arte è Victor Celsius, che con la sua pittura ad olio diffonde paesaggi e scorci del “Circeo Legenda e Storia” rapito anche lui dalla bellezza naturalistica, con una propria originalità con la quale rivela una vocazione personale, una sensibilità primitiva e sentimentale. Ciò che colpisce in questi artisti incontrati per caso , sull’isola di Eèa è la loro voglia di comunicare il proprio sentimento per il luogo, il desiderio di “cantare” la realtà territoriale e geografica cogliendo gli aspetti più belli per immortalarli con metodi che sono antichi come il mondo, che sono propri dell’umanità e che sanno ancora incontrarti, sorriderti, venirti incontro stringendoti la mano. Tutto questo è accaduto ancora una volta per l’incanto della Maga Circe, mentre Lei è addormentata sul mare e Ulisse, uomo moderno e dei nostri giorni, si aggira ancora nel suo Periplo infinito.

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