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Sulla Rai il pasticcio di Salvini, il colpo di Berlusconi e il conto lo paga Tria

Alla fine Silvio Berlusconi ha affondato il colpo. Forza Italia ha realizzato il primo successo dell’opposizione scegliendo di non votare in Commissione Vigilanza la nomina di Marcello Foa alla presidenza della Rai, nome arrivato dal governo gialloverde e confermato ieri dal cda della Rai, ma bocciato, questa mattina in Commissione.

Il nome di Foa, ex giornalista del Giornale e sostenitore della Lega di Matteo Salvini, aveva suscitato subito polemiche dall’opposizione, er le sue esternazioni sui social contro il presidente Mattarella e per aver diffuso, sempre attraverso i social e il suo blog personale alcune fake news. Da Forza Italia, però, la critica none ra stata nel merito, ma nel metodo. “Ci fosse stato un dissenso sul nome lo avremmo detto, noi contestiamo il metodo della scelta”, ha detto il senatore forzista Maurizio Gasparri, e sulla stessa linea si sono pronunciati tutti gli esponenti del partito fondato da Berlusconi.

Ora, il governo gialloverde, ma soprattutto la componente “verde”, spinge perché Foa resti in campo e, da componente anziano del cda Rai, eserciti le funzioni di presidente, ma lo stesso Foa ha fatto un passo indietro rimettendo ogni decisione nelle mani del ministro dell’Economia Giovanni Tria, azionista unico della Rai. Insomma, un altro stress-test per il governo gialloverde, in cui la componente “giovane” del governo si trova a dover dialogare con quella “senior”. Il ministro dell’Economia, infatti, difficilmente potrà ignorare la decisione del Parlamento così come non potrà non tenere conto delle stoccate contro il Presidente della Repubblica arrivate – sì, prima della nomina – dalla penna di Foa.

A uscire vincitori da questa partita delle nomine è certamente Forza Italia, che incassa il primo vero risultato dell’opposizione, con buona pace di un Partito democratico che ancora resta fanalino di coda.

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