La pubblicazione dell’archivio Forges Davanzati è stata inserita dallo studioso Filippo Sallusto in un’indagine sulle origini delle varie forme del nazionalismo italiano, curando come il rapporto tra letterato e ideologia si è realizzato nel panorama letterario italiano del primo Novecento. Essendo poi d’Annunzio il principale interlocutore di Forges, l’autore ha ritenuto opportuno esaminare i rapporti tra il vate e il suo collega francese Maurice Barrès ripubblicando in modo filologicamente corretto la corrispondenza tra i due.
Di questo si è parlato durante la presentazione del volume “Nazionalismo italiano, nazionalismo francese” pubblicato da Aracne editrice e presentato lo scorso 18 settembre a Roma. A intervenire, oltre all’autore, Annamaria Andreoli, Gianfranco Giorgolo e Benedetto Ippolito.
La vicenda fiumana, sfondo drammatico delle lettere tra il Vate e il nazionalista Forges, è spiegata nelle sue origini, evoluzione e conclusione, con riferimento alla politica estera travagliata che segnò il primo secolo della vita italiana. Ampio spazio al martirio dell’italianità in Dalmazia. I relatori hanno esaminato gli aspetti letterari e le ascendenze nel pensiero storico di Michelet e Renan (Andreoli); il concetto di nazionalismo e le connessioni filosofiche (Ippolito); le questioni diplomatiche e il trattato di Rapallo (Giorgolo).