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Ecco chi sarà sul palco di Atreju con Steve Bannon

Si apre domani “Atreju”, il tradizionale appuntamento di fine estate di Fratelli d’Italia che quest’anno sarà intitolato “Europa contro Europa”. Il tema al centro della manifestazione, che si svolgerà dal 21 al 23 settembre sull’Isola Tiberina, sarà l’Europa e la sua evoluzione in vista delle elezioni parlamentari del prossimo anno. Lo “scontro” immaginato è quello tra l’Unione Europea rappresentata dal suo moloch burocratico e lo spirito europeo che affonda le sue radici nella tradizione delle culture dei diversi popoli europei, come ben rappresentato anche dalla grafica utilizzata per il claim della kermesse.

Nel corso della tre giorni romana saranno toccati tanti dei temi cari alla destra identitaria a cui il partito di Giorgia Meloni intende ridare una casa: la sicurezza e il governo dell’immigrazione, la difesa dei confini, la lotta alle criminalità organizzate, il ricollocamento sullo scacchiere geopolitico internazionale ed europeo e la difesa del made in Italy.

È nella giornata di sabato che si concentrano gli eventi più “politici” della manifestazione. Ad aprire le danze è Matteo Salvini che arriva sul palco di Fratelli d’Italia a ricucire la frattura sorta dopo lo “strappo” della formazione del Governo con la compagine del M5S. “Vade retro, la versione di Salvini” è il titolo del dibattito nel quale il vicepremier leghista sarà intervistato dal direttore del TG di La 7 Enrico Mentana. Tanti gli argomenti in scaletta, dalla polemica con una parte del mondo cattolico (il titolo dell’intervista prende spunto da un’aspra copertina di “Famiglia Cristiana”) per i toni duri del ministro dell’Interno sul tema dell’immigrazione, all’evoluzione dei rapporti con i partner europei e al futuro del centrodestra che vede, ad oggi, la Lega come pivot attorno al quale ruotano le tante anime della destra italiana. “Noi siamo in una condizione di opposizione patriottica”- dice Isabella Rauti, animatrice di un tavolo sulla Difesa – “Votiamo solo ciò che riteniamo in linea per la difesa degli interessi dell’Italia. Chi ha causato lo strappo della coalizione di centro destra dovrà avere cura di ricucirlo, soprattutto nei confronti dei nostri elettori ai quali ci siamo presentati uniti. Molto si capirà alle prossime elezioni regionali, quando la Lega dovrà dimostrare se l’alleanza con il MS5 è stata tattica o strategica di lungo periodo”.

Di Europa in senso stretto e della sua “duplicità” parlerà il Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani (Forza Italia) nel panel “Europa: mito, sogno o incubo?”, introdotto da Guido Crossetto e condotto dal giornalista Pietro Senaldi. “La duplicità di questa Europa si ritrova nella dicotomia tra l’Europa dei popoli che affonda le sue radici nella tradizione cristiana e l’Unione Europea come è stata costruita: un’Europa che ha preferito l’aspetto finanziario e monetario, più vicina alle banche che ai cittadini. Atreju fissa l’attenzione su questo e propone un modello diverso di Europa, che si ponga come guida dei popoli europei a partire dalla loro identità comune”. Isabella Rauti, membro della Commissione permanente Difesa, sarà protagonista di un panel proprio sul tema della difesa. “L’Europa si è dimostrata incapace di fornire una linea di difesa comune e univoca” – dice l’onorevole Rauti – “Nonostante la presenza di strumenti validi come PESCO, l’iniziativa di Cooperazione strutturata permanente dell’Unione europea sorta nell’ambito della Politica di sicurezza e di difesa comune, l’Europa non è, purtroppo, ancora capace di fare sentire la sua presenza come soggetto unitario nell’ambito delle relazioni internazionali. Fratelli d’Italia chiede proprio di invertire questa rotta”.

Uno degli appuntamenti più “caldi” è l’intervista a Steve Bannon, stratega politico e spin doctor della campagna elettorale che ha portato Donald Trump nella stanza ovale, protagonista dello spazio “Tutta colpa dei populisti”. Bannon, strenuo sostenitore del dilagare dei movimenti populisti contro le elites, ha da poco fondato “The Movement”, un grande contenitore che punta a federare i diversi movimenti populisti europei. L’ex spin della Casa Bianca ha già incontrato Matteo Salvini e Nigel Farage, campione della Brexit e vanta un’affinità con Marine Le Pen, Viktor Orban, Filip Dewinter dei nazionalisti fiamminghi e Jimmi Akesson dei Democratici svedesi. Giorgia Meloni aveva già espresso la sua volontà di aderire al think tank di Bannon e il palco di Atreju sarà l’occasione giusta per ufficializzare l’unione. “È uno degli appuntamenti che aspetto con maggior interesse perché è il massimo teorico dei populismi e dei sovranismi” – conclude Isabella Rauti – “Una presenza che di spicco alla nostra manifestazione ma, detto ciò, credo sia, al momento, prematuro parlare dell’adesione di Fratelli d’Italia al suo movimento. In ogni caso ne parleremo ad Atreju”.

Tra gli ospiti non di area spicca la presenza del presidente della Camera Roberto Fico protagonista del panel “Dì una cosa (anche non) di sinistra”, nel corso del quale sarà intervistato dal giornalista Nicola Porro, mentre è saltata la partecipazione dell’ex ministro all’agricoltura del Governo Gentiloni, nonché segretario del Partito democratico, Maurizio Martina, offeso da una social card ironica che lo staff di Atreju ha prodotto utilizzando il volto dell’onorevole Emanuele Fiano.

Non mancheranno spazi dedicati a temi etici di primaria attenzione come l’utero in affitto e il fine vita. La scrittrice Costanza Miriano animerà un panel dal titolo “Utero in affitto, la barbarie della modernità” mentre al dibattito “Inno alla vita” parteciperà Thomas Evans, padre di Alfie Evans bimbo affetto da una malattia incurabile e per il quale i genitori si sono battuti affinché venisse sottoposto anche a cure sperimentali, contrastando anche le decisioni dei giudici inglesi.

“Atreju 2018”, sarà dunque un evento denso di appuntamenti nel corso dei quali potranno emergere linee di programmazione che accompagneranno la destra italiana dall’autunno fino alle prossime elezioni del Parlamento Europeo.


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