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La ceo di Lockheed Martin è la donna più potente del business Usa

Se Angela Merkel è la donna più potente al mondo, per il business il primo gradino del podio spetta a Marillyn Hewson, presidente e ceo di Lockheed Martin, il campione americano dell’aerospazio e difesa. A certificarlo la prestigiosa “Most Powerful Women List” di Fortune, su cui scende al secondo posto (dopo due anni al vertice) la presidente e ceo di General Motors May Barra. A chiudere il terzetto di testa è Abigail Johnson, numero uno di Fidelity Investments, la multinazionale di servizi finanziari. Per la Hewson, si tratta del secondo importante riconoscimento del 2018, dopo che Chief executive l’ha riconosciuta come amministratore delegato dell’anno con il premio “Chief executive of the Year” scelto da un comitato composto da alcuni tra i maggiori manager statunitensi.

LA MOTIVAZIONE

“Niente significa potere come i missili e le fortificazioni”, spiega Fortune. “La Hewson è diventata il principale fornitore della Difesa statunitense nel tempo in cui le minacce geopolitiche (e i fondi governativi fanno di pari passo con esse) abbondano, non solo sulla terra, ma anche nello spazio e nel cyber-spazio. Come vertice del maggior contractor del governo del Paese – spiega ancora la rivista – la Hewson ha raggiungo il primo posto questo anno, avendo posizionato Lockheed Martin nella posizione migliore per rispondere alle moderne esigenze delle Forze armate, dal roboante programma F-35 alla capacità di equipaggiare la Space Force proposta dalla Casa Bianca”.

I NUMERI

A spiegare tale posizionamento sono anche i numeri. Con una carriera più che trentennale all’interno di Lockheed Martin, la Hewson guida dal 2013 un’azienda che lo scorso anno ha registrato vendite per oltre 51 miliardi di dollari (+8% rispetto al 2016), con ordini pari a 54,2 miliardi nello stesso anno, e la previsione di “ulteriore crescita nel lungo termine”. Inoltre, spiega ancora Fortune, “Lockheed sta guidando lo sforzo teso a sviluppare armi ipersoniche, che viaggiano a cinque volte la velocità del suono, che sono diventate una priorità nazionale per gli Usa dati gli avanzamenti di Russia e Cina, e che hanno permesso all’azienda di vincitore 1 miliardo di dollari di contratti fin’ora nel 2018”. Ciò, aggiunge la rivista, “è stato un vantaggio per il titolo, con rendimenti in positivo del 15% anno su anno, lanciando il valore di mercato di Lockheed a quasi 100 miliardi di dollari”.

“THE LAST MAN STANDING” NELLA DIFESA USA

Ad ogni modo, la Hewson è la rappresentante di una nutrita quota rosa all’interno dell’industria americana della difesa. Non a caso, proprio Fortune ha titolato il suo articolo “Comandanti in capo: le donne che costruiscono la macchina militare americana”. E infatti nelle big five Usa del comparto (Lockheed Martin, Boeing, Northrop Grumman, General Dynamics e Raytheon) solo l’ultima ha un presidente e ceo uomo. Si tratta di Tom Kennedy, già rinominato “The last man standing” poiché, a fine anno, sarà abbandonato da Wes Bush, attuale numero uno di Northrop Grumman, per cui l’azienda ha già individuato il sostituto nell’attuale coo Kathy Warden. Con lei e con la Hewson, ci sono Phebe Novakovic (ceo di General Dynamic) e Leanne Caret (a capo di Boeing Defense, Space and Security).

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