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Boeing fa il bis e vince la gara per gli addestratori (senza Leonardo)

La maxi gara da 9,2 miliardi di dollari e 351 addestratori avanzati per i piloti della Us Air Force va a Boeing, accompagnata per l’occasione dalla svedese Saab. Dopo le sonore sconfitte sui grandi programmi relativi al caccia di quinta generazione (vinto dall’F-35 di Lockheed Martin) e sul bombardiere a lungo raggio (assegnato al B-21 Rider di Northrop Grumman), il colosso americano torna protagonista della Difesa statunitense. La vittoria nel programma T-X segna infatti la doppietta della settimana per Boeing dopo l’aggiudicazione del contratto per sostituire la flotta di elicotteri UH-1N Huey impiegati dall’Usaf nella protezione dei siti di lancio dei missili balistici, un gara (pari a 2,4 miliardi di dollari) vinta insieme all’italiana Leonardo, che invece si presentava competitor per gli addestratori.

IL PROGRAMMA

Al colosso diviso tra Chicago e Seattle va un programma da 351 velivoli, 46 simulatori e relativi equipaggiamenti di terra, che potrebbe però essere ampliato. La proposta avanzata con Saab consiste in un velivolo biposto monomotore di nuova concezione (a differenza delle proposte concorrenti) con un glass-cockpit simile a quello del caccia di quinta generazione F-35. Nel suo complesso, il contratto vale 9,2 miliardi di dollari, che potrebbero salire fino a 16 considerando che questa era la quota prevista nella request for proposal e che ci potrebbero essere spazi per esportare l’addestratore.

BOEING SI PRENDE TUTTO

Il campione Usa guidato da Dennis A. Muilenburg (presidente e ceo della Company) e Leanne Caret (numero uno della divisione Defense, Space & Security) chiude così un mese di settembre particolarmente positivo, iniziato con la commessa della US Navy da 805 milioni di dollari (che potrebbero salire fino a 13 miliardi) per l’MQ-25, il primo drone per il rifornimento aereo. Se si aggiungono le vittorie di questa settimana, può dirsi definitivamente chiuso il capitolo delle difficoltà di Boeing nelle maxi gare della Difesa americana, che l’avevano vista sconfitta nei programma Joint Strike Fighter e Long-Range Strike Bomber.

UNA GARA DIFFICILE

Ad essere superato per il programma T-X, oltre a Leonardo, l’altro colosso Usa Lockheed Martin, che insieme alla sudcoreana Kai proponeva una versione adattata dell’addestratore T-50A. Una concorrenza agguerritissima per l’azienda di piazza Monte Grappa, che dopo il passo indietro di Raytheon nel 2017 si presentava con la controllata statunitense Drs, primo contraente con Honeywell e Cae Usa. La proposta consisteva nel T-100, basato sull’M-346, velivolo universalmente riconosciuto tra i migliori addestratori al mondo nella sua categoria (non a caso, Israele ne possiede 30 esemplari). A pesare, è stata probabilmente l’assenza di un grande partner americano. D’altra parte, la delusione della società italiana è sicuramente addolcita dai 2,4 miliardi di dollari della commessa elicotteristica, vinta con Boeing offrendo l’Mh-139, basato sul best seller italiano AW139. Un successo, quest’ultimo, che permette a Leonardo di accedere a “un mercato colossale” (come lo ha definito l’ad Alessandro Profumo).

LE NOVITÀ A LEONARDO

Nel frattempo, prosegue il riassetto organizzativo a piazza Monte Grappa. A seguito del cda di ieri, l’azienda ha comunicato tre novità. Primo, si legge nel comunicato, “a partire dal 1 ottobre 2018, il dott. Giancarlo Schisano affiancherà nel ruolo di Capo Divisione Aerostrutture, Alessio Facondo che resterà in azienda fino al 31 dicembre 2018. Secondo, “a decorrere dal 29 ottobre 2018, la responsabilità dell’unità organizzativa Relazioni Istituzionali Italia viene affidata a Paolo Messa, a riporto gerarchico del presidente, in coordinamento con l’amministratore delegato, al fine di assicurare la coerenza con le esigenze aziendali”. Terzo, “viene costituita, a diretto riporto dell’amministratore delegato, la Divisione Cyber Security, sita a Genova, nella quale confluiranno la LoB Cyber Security & Ict Solutions e la LoB Homeland Security & Critical Infrastructures della Divisione Sistemi per la Sicurezza e le Informazioni (Ssi)”. La responsabilità della nuova Divisione, spiega l’azienda “sarà assunta ad interim da Norman Bone, fino alla nomina del nuovo responsabile”. Per trasparenza, ricordiamo che Paolo Messa è anche editore di questa testata.

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