I parrocchiani si dicono contenti, quasi increduli, preoccupati per il contrasto tra il suo carattere schivo e timido e il ruolo di grande responsabilità che gli è affidato. E per il fatto che tutto questo rischierà di strapparlo via dalla diocesi. Si tratta infatti di monsignor Stefano Russo, vescovo di Fabriano-Matelica e Camerino, già direttore del Servizio Cei per l’edilizia di Culto, nominato nuovo segretario generale della Cei. Lo ha scelto Papa Francesco all’interno di una rosa di otto nomi che gli era stata sottoposta nei giorni scorsi dai vescovi italiani, e concordati all’interno del consiglio episcopale permanente della Cei che si è svolto a Roma nei giorni scorsi.
Russo prenderà così il posto di monsignor Nunzio Galantino, vescovo di Cassano all’Jonio promosso dal pontefice alla presidenza dell’Apsa, l’amministrazione del patrimonio apostolico della Santa Sede. Una nomina “che accogliamo con fiducia”, ha affermato il presidente della Cei Gualtiero Bassetti, che già nei giorni scorsi aveva espresso per conto dei vescovi italiani la loro gratitudine nei confronti di monsignor Nunzio Galantino, “per quanto con intelligenza e zelo ha fatto negli anni del suo mandato”. Anche la nomina di monsignor Russo “è segno della prossimità e della cura con cui Papa Francesco accompagna il cammino della nostra Chiesa”, e a Russo, “che ben conosce la Segreteria Generale essendo stato per una decina d’anni il responsabile dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici, va la nostra vicinanza, la nostra preghiera e il nostro fraterno augurio”, ha concluso Bassetti.
“Grazie al Santo Padre per aver provveduto a dare alla Conferenza episcopale italiana un nuovo segretario generale nella persona di monsignor Stefano Russo”, ha commentato l’ex segretario Galantino al Sir. “Gli auguro che possa trasmettere e vivere questo servizio con l’intelligenza, la competenza e la passione che tutti gli abbiamo sempre riconosciuto. Ma sopratutto che, con la sua sensibilità umana e spirituale, possa aiutare i vescovi italiani a crescere come famiglia nel servizio della nostra Chiesa. Da parte mia anche un ringraziamento al presidente Bassetti, al presidente Bagnasco, a monsignor Crociata che mi ha preceduto e a tutti gli altri vescovi, i sottosegretari, i direttori, i dipendenti. A tutta la famiglia Cei, che è una bella famiglia. E un saluto alla famiglia di Casa assistenti, a cominciare dalle Suore oblate del Sacro Cuore di Gesù”.
Monsignor Stefano Russo, attuale vice Presidente della Conferenza Episcopale Marchigiana e in passato Presidente del Comitato per la valutazione dei progetti di intervento a favore dei beni culturali ecclesiastici e dell’edilizia di culto, è nato ad Ascoli Piceno nel 1961 ed è architetto. Dopo aver frequentato il Movimento Diocesano dell’Opera di Maria, e aver conseguito il diploma di perito tecnico in Telecomunicazioni, monsignor Russo si è infatti laureato nel luglio 1990 alla Facoltà di Architettura di Pescara, è da lì ha intrapreso il cammino verso il sacerdozio presso il Centro Generazione Nuova Sacerdotale a Grottaferrata, nella Comunità dei Focolari fondata da Chiara Lubich. Nel ’91, l’ordinazione presbiterale presso la Cattedrale di Ascoli Piceno.
Per diciassette anni, dal 1990 al 2007, è stato poi presidente della Commissione Arte Sacra e Beni Culturali della diocesi di Ascoli Piceno e incaricato per i Beni Culturali Ecclesiastici della medesima diocesi prima, e della Conferenza Episcopale Marchigiana poi, oltre che fino al 2005 anche membro della Consulta per i Beni Culturali Ecclesiastici della Conferenza Episcopale Marchigiana. ha gestito e coordinato le attività del Museo Diocesano di Ascoli Piceno, ha partecipato al Corso di formazione per l’edificazione e l’adeguamento liturgico degli edifici di Culto organizzato dalla Conferenza Episcopale Italiana, e ha diretto il lavoro d’inventariazione informatizzata dei Beni Storico-Artistici della diocesi di Ascoli Piceno.
Tra le altre cose, dal 2001 al 2005 Russo è stato anche responsabile dell’Udtap, l’ufficio che coordina gli interventi di recupero degli edifici di valore storico-artistico che sono stati danneggiati dal terremoto, e che sono di pertinenza della diocesi di Ascoli Piceno. Dal 2001 è poi membro del Comitato dell’Ufficio Nazionale Beni Culturali Ecclesiastici della Cei, dal 2002 al 2005 della Commissione per i Beni e le attività culturali della Regione Marche, da marzo 2005 all’agosto 2015 responsabile dell’Ufficio Nazionale Beni Culturali Ecclesiastici della Cei. Papa Francesco lo ha prima nominato Vescovo di Fabriano-Matelica il 18 marzo 2016, infine segretario generale della Conferenza episcopale italiana.