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W il libero commercio! Trump chiude il deal con Canada e Messico. Così

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“Oggi, Canada e Stati Uniti hanno raggiunto un accordo, insieme al Messico, per un nuovo e più moderno accordo commerciale per il XXI secolo: l’accordo Stati Uniti-Messico-Canada (Usmca)”. L’annuncio dell’intesa che sostituirà il Trattato di Libero Commercio per l’America del Nord è arrivato con un comunicato congiunto diffuso domenica sera.

“L’Usmca offrirà a lavoratori, contadini e investitori un accordo commerciale di qualità – si legge nel documento – che renderà i mercati più liberi, il commercio più sicuro e la crescita economica più robusta nella nostra regione”. Il comunicato spiega anche che il patto fortificherà la classe media creando “buoni posti di lavoro ben pagati e nuove opportunità” per circa 500 milioni di persone che “chiamano casa l’America del Nord”.

I negoziati tra Stati Uniti e Messico, i primi a firmare l’accordo, sono stati siglati il 30 settembre, 60 giorni prima della fine del mandato del presidente messicano Enrique Peña Nieto.

Jesús Seade, capo delle negoziazioni del presidente eletto messicano Andrés Manuel López Obrador, ha scritto sui social network: “Festeggiamo l’accordo trilaterale. Si chiude la divisione commerciale della regione. Il TLCAN 2 offrirà certezze e stabilità al commercio del Messico con i suoi soci nordamericani. Grande soddisfazione per avere rappresentato il presidente López Obrador in questo processo”.

Secondo il quotidiano The Washington Post, l’accordo implica che si rispetti il formato pre-stabilito, per garantire le operazioni dei tre Paesi. Il primo ministro canadese, Justin Trudeau, ha parlato di “una buona giornata” per il Canada, mentre alti funzionari della Casa Bianca definiscono l’intesa come un accordo “fantastico” e un “gran trionfo” per l’amministrazione di Donald Trump.

L’emittente canadese CBC sostiene che Ottawa e Washington sono riusciti a superare le differenze che avevano bloccato i negoziati. Il Canada sembra essere riuscito a fare accettare agli Usa il mantenimento dell’articolo 19 sulla risoluzione delle dispute, un punto che il presidente Trump voleva eliminare dal nuovo accordo.

I dettagli del nuovo accordo si diffonderanno nelle prossime ore. Il punto più commentato rimane quello delle regole d’origine dei componenti delle auto. Gli Stati Uniti, sollevando forti resistenze nei produttori messicani e canadesi, avevano chiesto di portare la percentuale di pezzi prodotti nel continente dal 62,5 all’82, fissando un minimo del 50% di pezzi prodotti in Usa. L’intesa è stata trovata sulla quota del 75% di pezzi prodotti tra Usa e Messico, con un impegno ad aumentare la parte statunitense.

Resta l’incognita sulle nuove procedure che si applicheranno sui latticini canadesi, fino ad ora protetti per limitare le importazioni americane.



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