I legami tra la Russia e il Venezuela sono sempre più stretti. L’ultima collaborazione riguarda il settore di difesa e sistema elettronico di gestione di informazione. Il direttore dell’impresa russa Centro di Soluzioni di Servizio, Artiom Kalashian, ha annunciato la consegna di un database per gestire le armi e il materiale bellico del Venezuela: “Si tratta di una base di dati elettronica chiamata Grafit e sviluppata dalla Russia per gestire le informazioni sullo stato delle armi”. Kalashian ha anche spiegato che Grafit permette informare ai vertici militari, in tempo reale, su qualsiasi problema si presenti nei magazzini di armamenti.
“Per adattare il database alle necessità del Venezuela – ha aggiunto il rappresentante del centro, appartenente alla impresa Proekt-Technika – abbiamo visitato tutto il Paese, registrando le armi e automatizzando i servizi di manutenzione. È stato un duro lavoro di due mesi”. Il risultato è che il ministero della Difesa venezuelano conosce attualmente tutte le armi a disposizioni con un’analisi del problemi tecnici più importanti.
“Grafit include in un sistema di database applicazioni di smartphone che permettono conoscere da qualsiasi parte lo stato delle armi e quando si spostano”, ha detto Kalashian. Per Tatiana Mosendz, direttrice di Prodotti di Proekt-Technika, questa soluzione permette agli acquirenti delle armi di fabbricazione russa o sovietica svolgere loro stessi la manutenzione. Il Venezuela è uno dei principali acquirenti delle armi russe.
Nelle ultime settimane il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato che in Venezuela è molto probabile che si presenti una ribellione militare contro il regime di Nicolás Maduro. Con l’annuncio del controllo elettronico delle armi, il governo venezuelano vuole sicuramente inviare un segnale agli insubordinati e chiaramente conta con il sostegno logistico della Russia.