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Italia 5 Stelle, tra democrazia (poco) partecipativa e diritti digitali

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La folla oceanica non è arrivata. Per “Italia 5 stelle”, la tradizionale kermesse del M5S, è stato attrezzato circa metà del Circo Massimo ma, nella prima delle due giorni romana, i partecipanti hanno avuto la possibilità di muoversi in uno spazio vitale discretamente ampio.

A ospitare i panel dei relatori uno spazio allestito al centro dell’area delimitata in cui campeggia, su un lato, la timeline della storia del Movimento, dalla manifestazione di Bologna del 2008 (il VDay) fino alla nomina del primo Governo a con ministri dei 5 stelle. Un maxischermo trasmette le immagini più significative della storia del M5S dalle prime consultazioni in streaming con Pierluigi Bersani a trionfo elettorale del 2018. Dal soffitto cartelli riportano le citazioni più significative dei due fondatori Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo e del vicepremier Luigi Di Maio. Più di un’investitura per il capo politico del M5S che dovrà traghettare il Movimento nel futuro. Non c’è traccia, invece, delle parole di Alessandro Di Battista tirato in ballo solo per la presenza de padre, Vittorio, presente al Circo Massimo con cartelli eloquenti: “No Tap, No Tav, No Benetton”.

IL REBUS DEL PROGRAMMA

Se il programma dei panel presso le tre agorà e i cinque padiglioni era presente sul “blog delle stelle”, la scaletta degli interventi sul palco principale, quello destinato ai membri del Governo, è top secret e i militanti e i curiosi del Circo Massimo lo scopriranno in itinere. “Questioni di sicurezza”, dicono all’accoglienza. In realtà a pesare sul programma della prima festa del M5S da forza di governo è il Consiglio dei ministri convocato sabato mattina per dirimere le controversie con l’alleato di governo leghista insorte dopo il caso della “manina” che avrebbe modificato il decreto fiscale.

CASALEGGIO: “È IL PROGRESSO TECNOLOGICO A FAR NASCERE NUOVI DIRITTI”

Il panel più importante della giornata è quello tenuto da un blindatissimo Davide Casaleggio insieme a Emilio Carelli, Gianluigi Paragone e Primo Di Nicola. Il tema è di quelli cari al mondo del M5S: la democrazia partecipativa e nuovi diritti digitali.

“È il progresso tecnologico che permette la nascita di nuovi diritti, nuove libertà e nuove esigenze della società” – dice Casaleggio nel Padiglione 5 – “Pensate alla libertà di stampa, non esisteva come concetto prima dell’invenzione di Gutenberg. Lo stesso discorso vale per la rete e i diritti digitali che non possono essere lasciati nelle mani delle grandi multinazionali come Google. Dobbiamo pensare anche ad un testamento digitale. Che fine fanno tutte le nostre mail, i dati relativi alle nostre impronte digitali, i nostri dati di accesso quando non ci siamo più? Questa è un’esigenza che nasce ora, un diritto nuovo legato al progresso tecnologico”. Davide Casaleggio lancia il software Rousseau rinnovato che promette un accesso e un’autenticazione più semplice, attraverso un semplice SMS, e presenta la Rousseau Academy attraverso la quale i cittadini potranno informarsi sui temi caldi dell’agenda del Movimento. “La Rousseau Academy è un progetto internazionale che ci invidiano tutti”, aggiunge Casaleggio.

Della piattaforma Rousseau parla anche Emiliano Carelli, invitato sul palco subito dopo Casaleggio. “Io parlo di democrazia partecipativa dal lontano 2002, da docente all’Università Cattolica. All’epoca erano pochi i ragazzi che sapevano cosa volesse dire il termine “blog”. Noi abbiamo creduto fortemente nelle potenzialità della rete e sempre di più dobbiamo crederci” – dice Carelli – “In Estonia il 30% della popolazione vota da casa, attraverso votazioni online. E questo è molto utile per chi non può muoversi da casa come persone disabili o gravemente malate. In Italia, però, abbiamo un digital divide importante, solo il 62% della popolazione ha un collegamento a internet”. Carelli, però, non si ferma al voto elettorale ma immagina un futuro in cui il Parlamento, come istituzione, sia diffuso tra la popolazione. “Immaginiamo un futuro in cui i Parlamenti non esistano più come luogo fisico, un futuro in cui tutti potranno votare le leggi del proprio Paese” – conclude Carelli dal palco – “Ma per fare questo, per intervenire su temi complessi come i vaccini o la pace fiscale occorre essere informati. La Rousseau Academy risponde a questa esigenza”.

Gianluigi Paragone, contestato al termine del panel da esponenti del Partito Animalista Europeo, dedica il suo breve intervento alle nuove funzionalità di Rousseau ed esorta tutti i presenti, con un certo successo, ad iscriversi alla piattaforma in “presa diretta” e ripete la stessa richiesta quando sale sul palco centrale nel primo intervento della serata.

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