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Moody’s salva l’Italia dal default. Per ora. Le (gravi) colpe dei gialloverdi

Moody’s ha tagliato il rating dell’Italia ma il governo tira un sospiro di sollievo. Quello che sembra un paradosso non lo è, o lo è solo in parte. Il paese è ferito ma non morto. La paura di finire nella spazzatura finanziaria globale è solo rinviata. Grazie al lavoro di quei tecnici del Mef che gli irresponsabili pentastellati accusano senza sapere di cosa parlano hanno evitato lo scenario peggiore. Se l’outlook fosse stato negativo il default sarebbe arrivato in tempi rapidissimi. L’indicazione di stabilità è l’ennesimo regalo della finanza americana e dell’establishment italiano e internazionale. Anche la Ue sta abbaiando senza mordere. Nessuno vuole il collasso del paese. A spingere verso il baratro è solo la leadership zoppa (e cieca) di Luigi Di Maio con l’attiva complicità di Matteo Salvini che fra selfie e comizi guarda alle elezioni europee trascurando gli effetti devastanti delle politiche grilline. Fra l’Italia e il burrone tombale resta solo un gradino. Chi può porta fuori i capitali. La maggioranza degli italiani rischia di finire nel tritacarne della irresponsabilità di chi proponendosi come generosi benefattori sono solo carnefici all’insegna della più ottusa stupidità. Per ora tocca ringraziare Moody’s e il club di Davos. Fino a quando potranno proteggerci da noi stessi?



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