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L’informazione alla portata di tutti. Il caso Open Data di Roma Capitale

Di Flavia Marzano

Trasparenza dell’azione amministrativa e partecipazione della cittadinanza ai processi decisionali sono obiettivi prioritari nell’azione di governo di Roma Capitale. Obiettivi il cui pieno raggiungimento presuppone da un lato la necessità di creare le condizioni affinché il cittadino sia in grado di conoscere, verificare e valutare con consapevolezza l’operato della macchina pubblica e implica, dall’altro lato, l’impegno a valorizzare il patrimonio di informazioni pubbliche già in possesso dell’amministrazione. In quest’ottica le nuove tecnologie rappresentano uno strumento importante per facilitare il processo di acquisizione delle informazioni e garantire così il coinvolgimento, anche online, dei cittadini nelle scelte.

All’interno dell’Agenda Digitale di Roma Capitale, primo documento programmatico sulla trasformazione digitale dell’amministrazione capitolina, sono state individuate una serie di iniziative strategiche per rendere accessibili e riusabili dati dell’amministrazione, per promuoverne il riutilizzo anche da parte delle imprese con la finalità di ampliare l’offerta di servizi, per coinvolgere i city-user e, più in generale, gli stakeholder nell’identificazione dei dati da pubblicare in formato aperto. È online il nuovo portale Open Data di Roma Capitale: dati aperti e di qualità saranno disponibili all’interno di un sito dedicato, in riuso dalla Regione Lazio.

Una memoria di Giunta ha definito l’indirizzo strategico sulla centralità dei dati e la creazione della rete dei referenti interni su dati e Open Data. A dicembre 2017, inoltre, è stato siglato un Protocollo d’Intesa tra Roma Capitale e il Commissario Straordinario del Governo per l’attuazione dell’agenda digitale con l’obiettivo di valorizzare e potenziare il patrimonio informativo dell’amministrazione attraverso la strutturazione e l’analisi della rilevante mole di dati e informazioni che sono nella disponibilità di Roma Capitale. L’accordo ha avviato una collaborazione tra l’Amministrazione capitolina e il Team per la Trasformazione Digitale che consente a Roma Capitale, tra l’altro, di utilizzare il Data & Analytics Framework (DAF), la “piattaforma big data” sviluppata dal Team, e di disporre di una infrastruttura tecnologica all’avanguardia per analisi e correlazioni dei dati.

Gli interventi per rendere la PA aperta non possono prescindere dall’adozione dell’Open Government quale paradigma e metodo di governo. Ad aprile scorso Roma Capitale ha ricevuto una menzione da parte dell’IRM – Meccanismo Indipendente di Valutazione dell’Open Government Partnership – per “Roma Collabora”, una delle azioni del Piano Nazionale coordinato dalla Funzione Pubblica segnalata come “starred” o stellata per il suo carattere di profonda trasformazione nell’interazione tra l’amministrazione e i cittadini.

Provando a declinare un “ABC dell’Openness”, a sintesi delle attività realizzate su questo fronte da Roma Semplice, la prima iniziativa in ordine cronologico è Open Agenda, da ottobre 2016 l’agenda dell’Assessorato è pubblica e consultabile online da chiunque; attraverso la piattaforma Open Bilanci i bilanci degli ultimi 10 anni di Roma Capitale sono aperti, pubblicati sul portale istituzionale in open data e resi semplici da leggere grazie ad apposite infografiche; Open Code significa avvio del piano per la transizione dagli attuali sistemi informatici verso sistemi costituiti da software libero con l’obiettivo di svincolare l’amministrazione dalla dipendenza dai fornitori garantendo efficienza, trasparenza e indipendenza nell’esercizio delle proprie funzioni. E’ stata istituita una comunità di referenti interni per l’open source formata da oltre 110 dipendenti capitolini a cui sono stati dedicati corsi di formazione per imparare ad utilizzare una suite aperta per il lavoro d’ufficio in alternativa alla proprietaria attualmente usata. Ad oggi ammontano a oltre 14mila le installazioni di LibreOffice già effettuate.

Infine, Roma è il primo grande comune ad aver predisposto un regolamento unico per tutte le diverse modalità di accesso alla documentazione amministrativa garantite dal legislatore: il nuovo Regolamento sull’Accesso ai Documenti Amministrativi risponde all’obiettivo di garantire più diritti, più trasparenza, più controllo sull’operato dell’amministrazione da parte dei cittadini. Tra le novità incluse nel testo l’eliminazione delle spese per i diritti di copia nell’accesso documentale se la copia è effettuata in autonomia dal cittadino con strumenti digitali e l’accesso diretto ai sistemi informativi da parte dei consiglieri comunali e municipali per acquisire tutte le informazioni e la documentazione utile al loro mandato.

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