Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

La politica Pinocchio e i grillini parlanti spiegati dal prof. Becchetti

Il gatto, la volpe, la balena e, ovviamente, i grilli parlanti. Tutti i personaggi della favola di Pinocchio presenti nello psicodramma che è diventato il processo di progettazione della nuova politica economica dell’Italia. Ed è che, a volte, nel mondo finanziario e politico le metafore funzionano meglio di molti tecnicismi.

Leonardo Becchetti, dal 2006 professore ordinario di Economia politica all’Università di Roma Tor Vergata, racconta su Twitter le ultime ore– decisive per il futuro – della situazione finanziaria del Paese. E fa uso di allegorie e non poca ironia.

Sul rating dell’agenzia Moody’s ha scritto: “Il gatto e la volpe hanno vinto le elezioni promettendo una gita al paese dei balocchi Ma la balena è già arrivata. La colpa ovviamente è dei grilli parlanti #Moodys #ItaliaPinocchio”. In allegato, l’immagine di un autobus tricolore con la scritta “Italia”, in bilico sull’orlo di un abisso.

“Non disturbate il nuovo campione degli italiani. Fategli vedere il derby in pace. Il governo degli irresponsabili #Moodys”, come commento alle dichiarazioni del vicepremier Matteo Salvini: “Outlook stabile, ottimo avvicinamento al derby”. E ancora: “‘Tutto come previsto’ il commento del governo al declassamento di #Moodys Il piacere di lanciarsi in un burrone e di inventare una crisi finanziaria da zero quando stavamo ripartendo e riducendo il debito Possiamo ancora evitare il peggio ma ci vorrebbe responsabilità”.

Becchetti sintetizza in poche parole il quadro generale e i rischi per l’economia italiana: “100 punti di spread in + dei titoli greci. L’Argentina vicina La profezia Tria che si avvera ‘Se passiamo 1,6% di deficit soldi in + di spesa se li mangerà lo spread’…infatti Se cittadini continuano ad approvare operato governo allora Siamo diventati un paese masochista #moodys”.

E ricorda: “Tifiamo Italia sperando di non andare a sbattere. Ma ricordiamo anche che se una macchina va contro un muro la colpa non è dell’avvisatore acustico”.

×

Iscriviti alla newsletter