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Euronaval, Elisabetta Trenta incontra l’industria italiana in scena a Parigi

Una visita all’insegna del nuovo accordo tra Fincantieri e Naval Group quella del ministro della Difesa Elisabetta Trenta al salone di Euronaval, la rassegna dedicata alle nuove tecnologie militari in campo navale in scena in questi giorni a Parigi. Accompagnata dal capo di Stato maggiore della Marina, l’ammiraglio Valter Girardelli, dal segretario generale della Difesa e direttore nazionale armamenti Nicolò Falsaperna, e dai presidente e segretario generale dell’Aiad, Guido Crosetto e Carlo Festucci, il ministro ho fatto tappa agli stand delle aziende italiane presenti nello spazio espositivo di Le Bourget. Pure in un momento di delicato per il comparto nazionale, preoccupato dagli annunciati tagli alla Difesa nella prossima legge di bilancio, la Trenta si è mossa con consapevolezza, mostrando attenzione e sensibilità per le tante realtà in mostra a Parigi.

TRA FINCANTIERI E NAVAL GROUP

Le prime due visite sono state inevitabilmente per Fincantieri e Naval Group, i due maggiori player in campo navale di Italia e Francia. Proprio ieri, alla presenza della Trenta e dell’omologa transalpina Florence Parly, le due aziende hanno segnato “il primo passo” verso la tanto discussa alleanza per un colosso europeo della cantieristica navale in campo militare. Si tratta dell’avvio dei studi per creare una joint venture paritaria al 50%, finalizzata a tracciare la strada verso una più ambiziosa alleanza. Ad accogliere il ministro presso lo stand di Fincantieri, c’erano il presidente e il ceo del Gruppo di Trieste, Giampiero Massolo e Giuseppe Bono, che ieri avevano invece ricevuto il ministro francese Florence Parly. Per Naval Group, gli onori di casa sono spettati al ceo Heille Guillou.

GLI ALTRI STAND

Poi, la Trenta ha fatto tappa allo stand di Mbda, che domina l’ingresso dell’area principale della fiera. La joint venture europea in campo missilistico (al 25% di Leonardo) è già da anni esempio dell’integrazione industriale oggi invocata a gran voce nell’ambito della Difesa comune del Vecchio continente, tema su cui il ministro ha detto a più riprese di credere fortemente. Nell’area espositiva è stata accolta dal top management dell’azienda e da Pasquale Di Bartolomeo, managing director Mbda Italia ed executive group director Sbd. Successivamente, il ministro si è intrattenuta presso lo stand dell’Aiad, condiviso proprio con la Difesa italiana, a testimonianza di come industria e istituzioni debbano andare a braccetto in un settore come questo. Ieri, il presidente dell’Aiad Guido Crosetto ci aveva detto che “non esiste un settore della difesa e non esiste un comparto industriale se il primo a crederci non è il proprio Paese; un’industria della difesa in cui il Paese smette di investire è un’industria che non ha futuro”.

CON I VERTICI DI ELETTRONICA

Ad ogni modo, accanto allo stand dell’Aiad, c’è quello di Elettronica, il gruppo specializzato in Ew e cyber-intelligence guidato da Enzo Benigni, presente all’incontro con la Trenta. Insieme a lui, ad accoglierla anche Eugenio Santagata, ceo della controllata Cy4Gate, e Domitilla Benigni, direttore generale del gruppo, che ci ha raccontato di aver parlato col ministro delle varie opportunità navali in Europa. “Concorreremo per le navi tedesche – ha aggiunto – e da sempre abbiamo una collaborazione proficua di prodotti con Thales”. Tra l’altro, al salone parigino l’azienda ha lanciato la nuova generazione della contromisura elettronica Dircm per le applicazioni navali, una capacità unica al mondo frutto di un progetto auto-finanziato, il quale ha avuto origine dagli studi relativi alle minacce emergenti in campo marittimo, dalla pirateria al terrorismo.

DA LEONARDO

Il ministro Trenta si è poi diretta allo stand di Leonardo, accolta per l’occasione da Lorenzo Mariani, chief commercial officer dell’azienda guidata da Alessandro Profumo. La One Company di piazza Monte Grappa è arrivata al salone a pochi giorni dall’annuncio dell’intesa raggiunta con Fincantieri per il rilancio della joint venture Orizzonte Sistemi Navali (è “elemento facilitatore” per gli accordi con i francesi, aveva detto ieri l’ad anticipando l’accordo tra Fincantieri e Naval). A Parigi, il ministro si è trovata di fronte alle tante soluzioni che Leonardo ha portato a Euronaval, dal Morpheus Xr, sistema digitale per il supporto, all’elicottero a pilotaggio remoto Awhero (integrato del radar di sorveglianza Gabbiano Ultralight), prossimo protagonista delle esercitazioni di Ocean 2020, il programma di ricerca europeo che vede l’azienda italiana alla guida di 42 partner per 15 Paesi. Tra l’altro, ieri Leonardo ha fatto sapere di aver ricevuto dalla Science and technology organization della Nato, il prestigioso premio “Scientific Achievement Award” per l’approccio innovativo all’addestramento e alla simulazione.

IL SENSO DELLA VISITA

Infine, il ministro Trenta ha fatto visita alle altre aziende italiane, da Intermarine a Gem, fino alle molteplici realtà riunite nello spazio dedicato al cluster in campo navale. Una visita rapida a causa della fitta agenda del ministro, che ieri è arrivata a Parigi dopo due giorni nei Balcani. Nonostante ciò, e pur considerando la delicatezza del momento all’interno dei confini nazionali (si veda il dibattito sulla Legge di bilancio), la Trenta ha trovato tempi e modi per incontrare il comparto ad Euronaval. In molti vi hanno letto un messaggio positivo, volto a rassicurare un settore strategico per il Paese, una nicchia di eccellenza che continua a riscuotere successi in campo internazionale. Eppure, lo stesso comparto rimane in apprensione per gli annunciati tagli al budget pubblico. Il rischio è accumulare un gap tecnologico con i competitor, perdendo terreno anche nella nascente Difesa europea. Solo per fare un esempio, restando in Francia, ieri la Parly ha annunciato l’avvio dello studio per una nuova portaerei, oltre al programma per quattro navi di supporto logistico basate sul design italiano di classe Vulcano. Il tutto si inserisce nell’ambito di una legge di programmazione 2019-2025 che vale, solo per il prossimo anno, quasi 40 miliardi di euro.



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