Finalmente è arrivata anche l’ufficialità. L’attuale numero uno dell’Aeronautica militare, il generale Enzo Vecciarelli, sarà il nuovo capo di Stato maggiore della Difesa. Prenderà il posto del generale Claudio Graziano che, dopo quasi quattro anni al vertice delle Forze armate, dal prossimo 6 novembre presiederà il Comitato militare dell’Unione europea, massimo organo militare di Bruxelles. Per l’Arma azzurra, il nuovo capo di Stato maggiore sarà il generale Alberto Rosso, attuale capo di gabinetto del ministro della Difesa.
LA NOMINA
La nomina di Vecciarelli è arrivata dal Consiglio dei ministri odierno su proposta del ministro della Difesa Elisabetta Trenta e permette di ristabilire la regola non scritta dell’alternanza tra le tre Forze armate, interrotta in passato proprio con Graziano, scelto (quando sarebbe toccato a un esponente dell’Aeronautica) per la successione all’ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, a sua volta preceduto da un esponente dell’Esercito, il generale Biagio Abrate. Tra l’altro, tale nomina si somma alla recente individuazione del generale Nicolò Falsaperna quale nuovo segretario generale della Difesa e direttore nazionale armamenti, chiamato a succedere al generale Carlo Magrassi, scelto dalla Trenta come suo consigliere per la politica industriale per la cooperazione e la condivisione. Tra l’altro, l’annuncio da palazzo Chigi su Vecciarelli è arrivato proprio mentre a Bruxelles si chiudeva la riunione del Comitato militare dell’Ue, con tanto di passaggio di consegne tra il greco Mikhail Kostarakos e il generale Graziano.
LE PAROLE DEL NUOVO CAPO
“Sono onorato”, ha dichiarato Vecciarelli appresa la notizia. “Sento forte il dovere di servire il Paese mettendo a disposizione, incondizionatamente, tutte le mie energie; sarà una grande responsabilità e un orgoglio guidare e rappresentare tutti i militari e civili della Difesa che con dignità, quotidianamente in Patria e all’estero, portano alto il nome dell’Italia operando con grande coraggio e professionalità sempre al servizio del Paese. Con profondo ed immutato spirito di servizio – ha rimarcato – rinnovo il mio giuramento di fedeltà alla Costituzione ed al signor presidente della Repubblica Sergio Mattarella custode dei valori fondanti della Repubblica e della Costituzione e Comandante supremo delle Forze armate”. Poi, i ringraziamenti al governo, in particolare al ministro Trenta per “la fiducia”, e al generale Graziano “per il sostegno”. Infine, le parole rivolte “alle donne e agli uomini dell’Arma Azzurra”, a cui Vecciarelli ha rivolto “la più sincera attestazione di stima e ammirazione per aver condiviso e sostenuto la mia visione per il cambiamento verso una Aeronautica proiettata al futuro e sempre più utile al Paese”.
VERSO UNA DIFESA 4.0?
Difatti, assunto l’incarico di capo di Stato maggiore dell’Arma azzurra nel marzo del 2016, il generale Vecciarelli ha da subito lanciato la sua vision: un’Aeronautica 4.0, intesa “come un unico reparto di volo, un grande Stormo”, e dunque “sempre più efficiente e integrata in ambito interforze”. Lo scorso luglio, con l’esercitazione (tutta virtuale) Spartan Alliance all’aeroporto di Pratica militare, Vecciarelli ha chiuso il cerchio, annunciando: “l’Aeronautica 4.0 è realtà”. Dopo la “Palestra del pensiero” dedicata al personale, dopo la “Logistica 4.0” che si è palesata a giungo con l’Airathon (il primo hackathon in campo aeronautico), e dopo la “Internation training flight school” nata con l’accordo che l’Am ha siglato con Leonardo, anche il quarto pilastro della Forza armata (le operazioni) entrava nell’era del 4.0. Nel suo complesso, la nuova Aeronautica “si fonda sull’utilizzo dell’Internet delle cose e del concetto cyber, nonché sulla capacità dei sistemi di raccogliere, conservare, fondere e rielaborare una mole elevata di informazioni, ridistribuendole a tutti gli utilizzatori”, ha spiegato Vecciarelli. Un vision centrata sulle persone, cuore pulsante di ogni organizzazione complessa, che potrebbe fare ora il suo ingresso nello Stato maggiore della Difesa.
LA CARRIERA
Prima di giungere al vertice dell’Arma azzurra, Vecciarelli aveva svolto l’incarico di sottocapo di Stato maggiore della Difesa. Pilota “Caccia intercettore”, ha trascorso molti anni della sua carriera presso il 4° Stormo di Grosseto, dove ha ricoperto tutti gli incarichi operativi, compresi quello di Comandante di Gruppo nel 1991 e Comandante di Stormo dal 1999 al 2002, conseguendo complessivamente oltre 2.600 ore di volo, di cui più di duemila sul velivolo F104 Starfighter. Nel 2003 ha comandato il primo contingente aeronautico in Iraq presso la Base Aerea di Tallil (Nassiriya). Tra gli altri incarichi, è stato anche rappresentante nazionale presso i più importanti organismi europei, come l’Agenzia di difesa europea (Eda) e l’Organizzazione congiunta per la cooperazione in materia di armamenti (Occar). Dal 2007 al 2010 è stato addetto per la Difesa e l’aeronautica presso l’Ambasciata italiana a Berlino, e poi ha ricoperto i ruoli di comandante delle Forze di combattimento con sede a Milano (nel 2010) e capo di Stato maggiore del Comando della Squadra aerea (nel 2011). Successivamente, per tre anni, è stato direttore del IV Reparto Coordinamento di programmi d’armamento presso il Segretariato generale della Difesa direzione nazionale armamenti.
IL GENERALE ROSSO NUOVO CSM DELL’AERONAUTICA
Al suo posto, al vertice dell’Arma azzurra arriverà il generale Alberto Rosso, che da giugno del 2016 ricopre l’incarico di capo di Gabinetto del ministro della Difesa. Classe 1959, il generale era stato vice capo di Gabinetto e, ancora prima, capo del 4° Reparto “Logistica e infrastrutture” dello Stato maggiore della Difesa, incarico a cui è stato affiancata la partecipazione al consiglio di amministrazione dell’Agenzia spaziale italiana (Asi). Brevettato pilota militare negli Stati Uniti nel 1983, ha speso la maggior parte della sua attività operativa quale pilota della Difesa aerea. Nel corso della sua carriera è stato anche a capo del 4° Reparto “Logistica” dell’Aeronautica (2011-2013), a capo dell’Ufficio politica delle alleanza del 3° Reparto di Smd (2004-2007) ed ha comandato il IV Stormo (2002-2004). Vanta al suo attivo circa tremila ore di volo, prevalentemente su velivoli monoposto da caccia, e di queste oltre duemila sull’F104 Starfighter, celebre intercettore ognitempo.