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Manovra e contratto non sono del popolo. L’opinione di Pizzolante

Di fronte all’economia italiana che arretra, il pil che si ferma, l’occupazione che scende, lo spread che cresce, con interessi e debito, di fronte al giudizio negativo di tutti, amici e nemici, da Draghi al Cancelliere austriaco Wurz, Da Moscovici ai nazionalisti tedeschi amici di Salvini dell’Afd, i leaders dei 5 stelle e della Lega dicono una cosa semplice: ce ne freghiamo.

Il governo è stato eletto dal popolo, è la manovra del popolo, manteniamo le promesse con il popolo. È la sovranità bellezza! È falso! Nessun popolo ha eletto questo governo. Nessuno ha votato il suo contratto. Nessuno ha votato questa manovra. La Lega aveva presentato un programma con Forza Italia che, ora, dal l’opposizione, contesta duramente la manovra, perché tradirebbe il centro destra che si è presentato insieme alle urne.

Cosa ha votato il popolo del centro destra? Chi ha tradito? I 5stelle hanno presentato in campagna elettorale il Reddito di Cittadinanza, il no alle grandi opere, il no ai condoni. Siamo di fronte ad un falso reddito di cittadinanza, perché è falso che in 3 mesi si possano resuscitare i cadaveri dei Centri per l’Impiego e perché al sud saranno solo sussidi per non lavorare o per continuare a lavorare in nero o nella manovalanza della criminalità organizzata.

Sulle opere e sui condono vi è una totale o quasi, marcia indietro! È falso che questo governo sia stato votato è voluto dal popolo, come se fossimo in un fantastico circo rousseiano. No è successo il contrario, esattamente il contrario, è figlio di un compromesso parlamentare, dell’odiato Parlamento. Che ha votato il governo e poi è andato in vacanza.

Ed è falso il Contratto del popolo. Quanti italiani hanno votato, contemporaneamente, Reddito di Cittadinanza, Flat Tax e condono? Quanti? Dove? Si dice che però i sondaggi dicano il contrario. È falso! Non dicono il contrario, dicono che la somma degli italiani che vogliono, alcuni, il Reddito di Cittadinanza e alcuni la Flat Tax e il condono produce numeri maggioritari.

In assenza di opposizione, molti votano Lega per frenare i 5 Stelle e altri fanno il contrario. Sarebbe come quando c’erano la Dc e il Pci. Se sommavi i desiderata dei due partiti e ne facevi una manovra e un sondaggio, la somma avrebbe prodotto numeri maggioritari. Non succedeva, allora, nel governo, nei sondaggi e nelle urne. Non eravamo ancora ridotti così.

In Parlamento si! Nell’odiato Parlamento si. Tutto si sommava, tutti i desideri, anche i più contrapposti, diventavano norme e poi diritti. A carico del bilancio e del futuro. Così è esploso il debito. Sussidi illimitati, pensioni facili, promesse elettorali soddisfatte. Ma allora non c’erano i mercati con in mano il 30% del debito italiano. E oggi non possiamo fare i giochi di prestigio con le svalutazioni monetarie.

E il debito non era ancora questo. Ci siamo arrivati, anche, per aver sommato i desideri. Quindi è falso. Non c’è una volontà popolare generale, il Popolo unito, su un programma condiviso, su mandato popolare. È falso. Infatti litigano su tutto. E chi tifa contro l’Italia non è Draghi. Che anche in questi mesi difficili, ha comprato in abbondanza i titoli italiani. Sino a Marzo la differenza di punti Spread fra Italia e Grecia era di 240 punti a favore dell’Italia. Oggi siamo a 80. E la Bce non ha comprato titoli greci.

Quindi la responsabilità è tutta in capo al governo italiano. Le banche italiane hanno 370 miliardi di titoli, oggi valgono 40 miliardi in meno. E il capitale delle stesse si è svalutato del 30%. Tanto è vero che si parla di intervento dello Stato per evitare la crisi di credito verso le imprese e le famiglie. E per tutelare i risparmi!

Il governo del cambiamento nato contro le élite e le banche che salva le banche! Bel programma. Chi l’ha votato? Tutto mentre Tria sostiene che con lo Spread sopra il 300 non si reggerà a lungo. Tutto mentre è evidente a tutti, anche e soprattutto, ai leader sovranisti europei amici di Di Maio e Salvini, dagli austriaci ai tedeschi, che la manovra italiana è incompatibile con gli equilibri europei, con gli impegni presi, con la crescita, con l’esistenza stessa dell’Europa.

Sono d’accordo solo quelli che l’Europa la vogliono sfasciare, Trump e Putin. L’Europa è il nemico esterno di Putin e Trump, noi siamo i loro alleati, i nemici interni. In questo quadro qualsiasi governo dovrebbe essere invitato, da tutti, ad andare a casa. Ma i tifosi di Di Maio e Salvini dicono che sarebbe contro la volontà espressa dal popolo alle urne. È falso. E poi, diciamolo, si vorrebbe spendere come nei momenti peggiori della Prima Repubblica, con il piglio, sovrano, del ventennio precedente. Non si può.

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