Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Processo mediatico. Grillini a un punto di svolta

Di Giovanni Cioffi

Gentile direttore,

la carriera del sindaco di Roma, Virginia Raggi, poteva essere stroncata da una condanna in primo grado. Per il suo partito, il Movimento Cinque Stelle, pochi anni fa, ricevere un informazione di garanzia avrebbe dovuto provocarne le dimissioni. Ma si trattava del periodo in cui i grillini non esponevano sindaci, parlamentari, esponenti di governo.

I primi segnali di garantismo intermittente si sono quindi fatti vivi. I coinvolgimenti delle amministrazioni pentastellate di mezza Italia hanno fatto vacillare la coscienza giacobina ci certi suoi esponenti.

Più recentemente si è individuato in Rocco Casalino – portavoce del presidente del Consiglio, Conte –  l’anello debole del governo. In fondo, un pesce piccolo. Il governo Prodi non cadde per gli scoop scandalistici sul suo portavoce, Silvio Sircana.

Però Casalino – ex star del Grande Fratello – è il personaggio ideale. Certamente molto conosciuto, in molti si chiedono – certamente al tempo d’oggi con snobismo – “Come fa a stare lì”?

E così hanno fortuna i video nei quali Casalino si dice “infastidito e schifato” da “vecchietti, bambini e down” e in cui in qualche modo ridimensiona la Shoah.

Il portavoce di palazzo Chigi grida al complotto mediatico, alla fake news e ha le sue ragioni. Ma il punto è proprio questo: chi di processo mediatico ferisce, ne perisce.

Casalino denuncia la strumentalità delle accuse rivoltegli: il video risale a 10 anni prima, appartiene a un contesto teatrale, è decontestualizzato, e le parole, isolate, tradiscono il suo pensiero di oggi come di allora. Insomma, si tratta di un’operazione in malafede. Vero? Forse, anzi probabilmente tutto vero. Ma l’offensiva mediatico politica pentastellata negli ultimi dieci anni è stata condotta in questo modo.

Siamo a un punto di svolta di assoluto interesse sotto il punto di vista giuridico, comunicativo e istituzionale. Un punto di svolta reso ancor più cruciale dalle iniziative del ministro Bonafede, con la stupefacente proposta di abolizione della prescrizione, istituto giuridico proprio di tutti i più avanzati sistemi democratici, ma anche con la mancata attuazione della riforma Orlando che avrebbe posto finalmente un freno alla pubblicazione selvaggia di intercettazioni telefoniche o ambientali da parte della stampa, alimentando le peggiori distorsioni del processo mediatico e contribuendo a rovinare la vita delle persone indagate o imputate.

O casi come quelli di Casalino, Raggi e molti altri Cinque Stelle indurranno questo movimento a ripensare le proprie convinzioni giustizialiste, fatte di sommari processi mediatico giudiziari utilizzati per regolare i conti prima con avversari, poi con alleati e infine con compagni di partito, oppure la storia è già stata scritta tra il 1943 – 1944 dal maestro George Orwell nella “Fattoria degli animali”: una volta diventati Sistema, Apparato, Governo, i maiali si dimostrano peggiori dell’uomo. Più furbi degli altri e pronti, nell’Italia del 2018, a scagliarsi contro magistrati, editori e giornali.

Il tempo saprà dirci quale delle due strade verrà intrapresa.

 

×

Iscriviti alla newsletter