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La strategia (vincente) dei Verdi in Germania e la grande sfida europea

Il Partito Verde tedesco continua a prosperare. È diventata la seconda forza politica della Germania. Un recente studio di Emnid indica il partito Cdu di Angela Merkel al primo posto con il 25% del consenso. Ma non è una buona notizia. Il partito ha -13% rispetto ai voti delle ultime elezioni, mentre il Partito Verde è in crescita, con il 21%. Poco più di un anno fa, alle elezioni di settembre 2017, erano al 9%. Sempre più in basso, invece, i socialisti tedeschi, a cui l’alleanza con il cancelliere non ha fatto bene.

“Nata come un piccolo movimento di protesta ambientale nel 1979, il Partito Verde è il secondo più popolare della Germania”, si legge sul New York Times. Secondo il quotidiano americano, i Verdi complicano “la narrativa dell’Europa che tende all’estrema destra”.

La formula degli ambientalisti è iniziata, senza dubbio, con la diversificazione degli argomenti, puntando soprattutto al tema dell’immigrazione. Nel corso degli anni, il Partito Verde si è mosso verso il centro. E da lì, ovunque c’era un vuoto da riempire. I Verdi “hanno inghiottito gli elettori disincantati dalla destra e dalla sinistra – si legge sempre sul New York Times -, mentre si ergevano come ‘l’alternativa all’Alternativa’, in riferimento al partito di estrema destra per la Germania”.

Robert Habeck, uno dei leader del Partito Verde, ha dichiarato che vuole riprendere i simboli del Paese e i valori tradizionali tedeschi, monopolizzati fino ad ora dai nazionalisti.

La partita però non è soltanto interna. I Verdi sono pronti per la campagna elettorale per il Parlamento europeo con la leadership della tedesca Ska Keller e l’olandese Bas Eickout. Entrambi eurodeputati, Keller ha 37 anni e una lunga esperienza a livello europeo. Ha detto di essere consapevole della grande responsabilità che ha la sua formazione politica nello sfidare le forze di destra che cercano la rinascita dei nazionalismi nell’Unione europea. “È il momento di scendere in piazza e difendere la democrazia e lo stato di diritto”, ha detto.

Nei sondaggi per le europee, i Verdi sono attorno al 20% dei voti (cinque anni fa erano al 6,7%). Oltre a competere come alternativa ai nazionalisti di destra, cercheranno di strappare consenso al Partito popolare europeo. La formula del programma elettorale è intrecciare la lotta contro il cambiamento climatico all’impegno per temi sociali di interesse generale.

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