Più investimenti, completamento dell’Unione Bancaria, attuazione rapida dell’Unione dei Mercati dei capitali (UMC), ruolo centrale degli investitori istituzionali, un’attenzione maggiore ai segmenti delle piccole e delle medie imprese, spinta su infrastrutture, innovazione e sostenibilità. Sono le sei priorità per la crescita in Europa emerse al Rome Investment Forum 2018, organizzato ieri ed oggi dalla FeBAF, la Federazione Banche Assicurazioni e Finanza.
Il Forum, giunto alla quinta edizione, ha messo al centro del dibattito la necessità di rilanciare gli investimenti in Italia e in Europa.
“La UE è a un bivio”, ha detto il Presidente della FeBAF, Luigi Abete che ha aperto la prima sessione con il Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia. “Da un lato c’è lo status quo. Dall’altro, investimenti e riforme.”
Il Piano Juncker per gli investimenti strategici è stato positivo, per le logiche di garanzia e partenariato pubblico-privato che lo hanno ispirato. FeBAF ora supporta la sua estensione al nuovo piano InvestEU che punta a mobilitare – ma dovrebbe ragionarsi su come aumentarle – 650 miliardi in cinque anni. Risulta ancora essenziale continuare a stimolare gli investimenti nel settore privato, specialmente nelle infrastrutture sostenibili e sociali, e nell’innovazione. Anche in Italia. Con riferimento proprio all’attualità italiana, vi è spazio – ad avviso di FeBAF – perché nel dialogo in corso con la UE la questione “investimenti” venga posta con forza e con l’attenzione che merita.
Una delle riforme chiave che la UE deve implementare con rapidità, anche valorizzando al meglio i lavori di quest’ultimo semestre di legislatura europea – che “non dovrà essere un semestre “bianco” – è l’Unione dei Mercati dei Capitali. La UMC è destinata a creare un mercato interno ed integrato degli investimenti e del risparmio, ed è chiamata a sostenere la crescita e la capitalizzazione delle piccole e delle medie imprese, facilitando all’interno del continente forme di finanziamento complementari rispetto al credito bancario. La UMC si dovrà affiancare all’Unione bancaria, ancora da completare, e si inserisce in un percorso più ampio di rafforzamento dell’Unione Economica e Monetaria.
“Saranno le Pmi ambiziose e ad alto potenziale”, ha spiegato il ceo di Elite Luca Peyrano “a dare una nuova linfa all’Europa e con ELITE lavoriamo ogni giorno per prepararle alle sfide della crescita e per connetterle con il mercato dei capitali.”
Nel corso dell’evento si è parlato anche di come la Brexit ha dimostrato “quanto sia costoso in termini economici e sociali la separazione” dall’Unione europea. “Rimanere uniti è difficile ma dividersi lo è ancora di più”, ha affermato la presidente dell’Ania, Bianca Maria Farina,
Il Rome Investment Forum 2018 è stato chiuso oggi dal Segretario Generale della FeBAF, Paolo Garonna sul tema del ruolo dell’Europa nello scacchiere mondiale. In questa seconda e conclusiva giornata è stato osservato un minuto di raccoglimento per la morte di Antonio Megalizzi – europeista, oltre che italiano – ed è intervenuto il Ministro degli Affari Esteri, Enzo Moavero Milanesi in qualità di ospite d’onore.
Questa quinta edizione – che ha registrato l’intervento di 90 speaker e 400 partecipanti – è stata realizzata col patrocinio del Parlamento Europeo e la collaborazione della Commissione Europea.
Tra gli sponsor AFME – Associazione per i Mercati Finanziari in Europa – e Cattolica Assicurazioni, Poliedros management consulting, IR Top Consuting e Roma Start Up. Partner organizzativi, l’OCSE, Il Long-Term Intergroup del Parlamento Europeo, Bretton Woods Committee, CIME, Forum per la Finanza Sostenibile, ANSPC, Abi Formazione, FASI.