Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Gli Usa reagiscono all’alleanza militare tra Putin e Maduro. E l’Europa?

venezuela

Due navi di guerra russe, con capacità per trasportare armi nucleari, sono arrivate in Venezuela per realizzare una serie di esercitazioni militari congiunte. Il fatto, che dimostra l’alleanza in ambito di difesa tra Caracas e Mosca, ha accesso l’attenzione del governo degli Stati Uniti. Con un tweet, il segretario di Stato americano, Mike Pompeo, ha detto che si tratta di due governi corrotti che sprecano il denaro pubblico, soffocando la libertà e facendo soffrire i loro popoli.

Il portavoce del governo russo, Dimitri Peskov, ha dichiarato che i commenti di Pompeo sono stati poco diplomatici: “In quando ai fondi pubblici, non siamo d’accordo, soprattutto perché non è appropriato fare questo tipo di commenti da un Paese che con la metà delle spese per la difesa potrebbe alimentare tutta l’Africa”.

Ma Pompeo non è stato l’unico a reagire contro l’arrivo delle navi da guerra in Venezuela. Il portavoce del Dipartimento di Difesa degli Stati Uniti, il colonnello Rob Manning, ha ricordato che recentemente gli Usa avevano inviato una nave-ospedale in Colombia per offrire assistenza sanitaria ai migranti venezuelani in difficoltà. “A differenza della Russia – ha dichiarato Manning all’emittente Nbc -, noi abbiamo inviato aiuti umanitari per contribuire a risolvere la crisi venezuelana”.

Per il ministro degli Esteri venezuelano, Jorge Arreaza, le dichiarazioni di Pompeo sulla cooperazione militare tra Russia e Venezuela sono state non solo irrispettose, ma anche ciniche. Sempre su Twitter, Arreaza ha scritto che “gli Stati Uniti hanno almeno 800 basi militari in 70 paesi. Oggi, 75 dei 107 programmi Usa di assistenza alla sicurezza operano in America Latina […] È che il governo statunitense metta in questione il nostro diritto sovrano alla difesa e alla cooperazione con altri paesi quando il presidente Trump ci ha minacciati pubblicamente con un intervento militare. Se vogliono cooperare ritirino le sanzioni contro il Venezuela”.

Intanto, il Consiglio di Affari esteri dell’Unione europea ha di nuovo esaminato il caso venezuelano. L’Alto Rappresentante, Federica Mogherini, si è resa disponibile ancora una volta per aiutare a facilitare un processo politico. Senza però cedere sulle sanzioni imposte contro funzionari del governo di Maduro. In un comunicato pubblicato nella pagina web del Consiglio, si conferma la “ferma posizione sulle misure mirate restrittive adottate sul Venezuela”. “Noi europei riteniamo che l’assenza di ogni pista politica potrebbe essere un approccio pericoloso – ha dichiarato Mogherini – e che le sanzioni dovrebbero sempre essere combinate con uno spazio di dialogo e di impegno”. A breve sarà concordata una posizione comune dei Paesi membri dell’Unione europea nei confronti del governo di Nicolás Maduro.

×

Iscriviti alla newsletter