La primavera è dolce a Montecarlo. Il Principato di Monaco e Montecarlo celebra l’arrivo della bella stagione con il Festival Printemps des Arts che da oltre trent’anni colora di note la Costa Azzurra. L’edizione 2019 della rassegna monegasca si estende per 5 settimane dal 15 marzo al 14 aprile ed è articolata in 22 concerti e un film ospitati in 9 differenti luoghi del Principato. Un programma denso di appuntamenti che mescola con intelligenza tradizione e innovazione sarà ospitato in sale mozzafiato del Principato: dal lusso iconico dell’Hôtel de Paris al fascino liberty dell’Opera, dalle moderne ed eleganti sale dell’Auditorium Rainier III e del Grimaldi Forum alla cornice inusuale del Museo Oceanografico, costruito a fianco della mitica Rocca di Monaco.
Marc Monnet, direttore del Printemps des Arts, propone un programma che, spaziando dal barocco al contemporaneo in un gioco di riflessi e di rimandi tra passato e presente, apre alla musica asiatica della Mongolia, all’universo musicale dissacrante e divertente di Mauricio Kagel e alla produzione spettacolare di Karlheinz Stockhausen.
Anche quest’anno il festival sosterrà la musica contemporanea con la commissione di due nuove opere a Yann Robin e ad Alexandros Markeas. Quest’ultimo inoltre sarà il compositore en résidence della prossima edizione del festival: Markeas interpreterà le proprie opere con gli studenti dei conservatori musicali della Costa Azzurra.
Parallelamente alla contemporaneità si snoda un percorso imbastito sul pianismo romantico di Chopin, Schubert, Mendelssohn, Liszt, Brahms e Fauré.
Interpreti e formazioni eccezionali scandiscono il cartellone 2019 quali la BBC Symphony Orchestra, Orchestra Filarmonica di Montecarlo, il direttore Peter Eötvös, il violinista Renaud Capuçon.
Parola d’ordine: rinnovamento e fiducia nel pubblico, nel suo desiderio di novità e di sperimentare nuove sensazioni, non solo con prime esecuzioni assolute, ma anche optando per scelte “classiche” quali le forme del concerto e del quartetto d’archi scandagliate in un viaggio che dal Settecento arriva alla contemporaneità.
Tra i piatti forti del menu monegasco figurano l’integrale dei concerti per pianoforte di Beethoven, per le due serate inaugurali, affidate a François-Frédéric Guy, specialista del compositore tedesco, nella duplice veste di pianista e direttore della Sinfonia Varsovia; i ritratti consacrati a Mauricio Kagel, tra gli autori più importanti e originali del secondo dopoguerra e a Heinrich Schütz, compositore e organista tedesco e tra i massimi esponenti del periodo barocco; il viaggio a sorpresa; la forma del quartetto con i capolavori beethoveniani e quattro formazioni d’eccezione, i Quartetti Diotima, Parker, Signum, Renaud Capuçon; la musica spaziale con “Oktophonie” di Stockhausen diffusa da altoparlanti che avvolgerà il pubblico con esplosioni sonore e glissandi.
Prosegue la collezione dei dischi del Printemps des Arts con 4 incisioni discografiche dedicate a Claude Debussy, Charles Ives, Igor Stravinskij, Franz Liszt & Julius Reubke. Il programma dei cd, affidato a giovani talenti tra i più promettenti delle nuove generazioni, verrà eseguito in occasione di quattro concerti nell’ambito del festival.
Il pubblico avrà la possibilità di incontrare gli artisti che illustreranno le opere in programma.