Le Advanced Therapy Medicinal Product (ATMP) sono una novità estremamente interessante nel panorama medico scientifico. Si tratta di opzioni terapeutiche per patologie ad oggi incurabili o su cui risulta difficile intervenire. Includono un gruppo eterogeneo di terapie, riconducibili in particolare a tre filoni: la terapia genica, le terapie cellulari, l’ingegneria tissutale. Sono potenzialmente applicabili in ogni area terapeutica, dall’oncologia alle malattie genetiche, sino alla medicina rigenerativa. E l’Italia ha avuto un ruolo chiave sia nella ricerca e sviluppo che nell’accesso a tali terapie avanzate.
L’ATMP Forum di mercoledì 12 dicembre presso il Ministero della Salute, organizzato e promosso da MA Provider, è stato l’occasione per presentare il “Primo report italiano sulle Advanced Therapy Medicinal Product”, frutto del confronto diretto tra i vari stakeholder, accomunati e riuniti dall’ambizioso obiettivo di rendere l’Italia realmente protagonista ed apripista verso questa nuova ed entusiasmante frontiera della ricerca. La presentazione è avvenuta alla presenza e con il contributo del Presidente della Commissione Sanità del Senato on. Pierpaolo Sileri. Il Report analizza lo stato dell’arte delle ATMP, delineando il prossimo futuro e proponendo soluzioni pratiche che consolidino la posizione dell’Italia come Paese leader nel settore.
“Questo focus sulle ATMP è dovuto a diverse ragioni” sottolinea Paola Lanati, Founder & Managing Director, MA Provider. “Innanzitutto, per l’alto valore clinico: sono terapie con effetto long term, se non potenzialmente curative, per patologie ad elevato unmet medical need. Questo alto potenziale clinico delle terapie avanzate pone da un lato la necessità di garantire un accesso rapido e sicuro ai pazienti, dall’altro il bisogno di garantirne la sostenibilità economica, in equilibrio con l’alto costo dei nuovi farmaci, i tetti di spesa vincolanti e le disomogeneità regionali. In secondo luogo, lo sviluppo e la produzione di ATMP in Italia sarebbe un elemento di valore per il Paese, non soltanto in termini di prestigio, ma anche come nuovi posti di lavoro, investimenti e crescita in generale, oltre all’obiettivo primario di curare i pazienti in modo definitivo. Infatti, questo settore della medicina che partirà con voci di spesa contenute nel 2019, arriverà a rappresentare circa 500 milioni di euro nel 2023”.