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Sovranisti psichici assoldano cialtroni

Cavolo, un’Italia sempre più disgregata, impaurita, incattivita, impoverita e vecchia.
Essì, per tutto questo, il 52° Rapporto Censis parla di “sovranismo psichico” e delinea il ritratto di un Paese in declino, in cerca di sicurezze che non trova; sempre più diviso tra un Sud che si spopola e un Centro-Nord che fa sempre più fatica a mantenere le promesse in materia di lavoro, stabilità, crescita, soprattutto futuro. “Il processo strutturale, chiave dell’attuale, è l’assenza di prospettive di crescita, individuali e collettive”.
Beh, se andiamo oltre la versione sociologica dei fatti, si scorge gente sempre più in brache di tela che se la prende con chi avrebbe dovuto rivestirli a festa.
Ci risiamo. Non sapendo come ci si vesta a festa e usando la democrazia rappresentativa, questa gente aveva delegato i competenti per meglio rappresentare i propri interessi.
Di fronte ai competenti stavano cinque questioni da affrontare: l’immigrazione, la crisi economica, la sicurezza, il lavoro, i giovani.
Quando, a questioni irrisolte, i competenti si mostrano incompetenti quei disgregati/ impauriti/incattiviti/impoveriti e ancor più vecchi si incazzano e revocano le deleghe.
Si, se tanto ha dato loro tanto, votano per se stessi. Si, quei due vice premier siamo noi.
L’incompetenza al potere insomma che, facendo marketing politico, proclama la “fine della povertà” e, con collaudate movenze elettorali, la cosparge di fuffa.
Non paghi fanno passare in video, fin oggi almeno, quattro cialtroni in questioni economiche affinchè la fuffa monti.
Colpa di questi sventurati?
Macchè! Loro dicono quel che sanno in vece di quei competenti/incompetenti dell’economia, rei di aver interpretato con un attempato paradigma le cause del casino:
Lui, nella patria del Cepu, dice di insegnare alla già Link Campus University of Malta, ma non v’è traccia; però in romanesco vomita a memoria dati e poco altro.
Lei, tanto donna quanto immobile, come i neuroni della sua bella testolina.
Un’altra, che se la guardi ti accusano di circonvenzione d’incapace, alla quale hanno addirittura pubblicato un libro.
In ultimo, per non farci mancar niente, un vice ministro, pare senza deleghe, che nega come la crescita venga generata dalla spesa. Fiuuu… glielo dite voi come, questa stessa, generi pure lavoro e lo remuneri?
Beh, a questi tizi non voglio tirargliela ma credo, con ragionevole approssimazione, che quegli incattiviti, alla fine della fiera, lo saranno ancor di più.
Temo pure che, quando pure l’incompetenza verrà defenestrata, possano rientrare dalla stessa finestra proprio i competenti di prima: gulp!
Essipperchè, avendo revocato la delega ai competenti, gli incompetenti dovranno trovare soluzione proprio a quelle complicate questioni che avevano delegato.
Sapranno i nostri far oggi quel che altri avevano delegato a farlo ieri?
Beh, nel frattempo, W il Parroco.

Mauro Artibani, l’economaio
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