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Spari a Strasburgo. Ecco chi è l’attentatore

Sarebbe di 3 morti e almeno 13 feriti, il bilancio fornito dalla polizia francese sugli spari in un mercatino di Natale avvenuto questa sera nel centro di Strasburgo.

Il Parlamento era al momento in sessione plenaria, con centinaia di deputati e funzionari chiusi all’interno.  L’attentatore di Strasburgo sarebbe rimasto ferito in uno scontro a fuoco con la polizia francese secondo quanto indicato ai media transalpini una fonte della Gendarmerie.

Stando a Le Parisien, l’autore della sparatoria a Strasburgo sarebbe nato nella città alsaziana il 4 febbraio 1989. Una fonte vicina all’inchiesta citata da Le Figaro comunica che doveva essere arrestato questa mattina, martedì, dai gendarmi francesi, ma non era in casa. Già in carcere per reati comuni e successivamente segnalato come elemento ‘radicalizzato’, sarebbe stato identificato con il nome di Cherif C. Il presunto autore dell’attacco di Strasburgo ha colpito in più punti del centro cittadino. Secondo la ricostruzione della polizia, l’uomo ha prima aperto il fuoco intorno alle 20, nell’area dove si trova il mercatino di Natale. Poi, l’uomo si è spostato di qualche metro e ha riaperto il fuoco, secondo quanto riferito da alcuni testimoni. Secondo il sindaco della città c’è un secondo sospettato implicato nella sparatoria.

“L’azione terroristica è finita, i terroristi sono un fuga, si dice verso l’autostrada”, tra i feriti ”forse c’è un poliziotto e forse un terrorista”, ha detto a SkyTg24 Antonio Tajani, collegato in diretta da Strasburgo. Il presidente del parlamento europeo spiega che “gli attentati sono avvenuti a circa tre chilometri dal Parlamento europeo, che adesso è chiuso: nessuno può entrare e nessuno può uscire”.

Il presidente francese, Emmanuel Macron, allertato della sparatoria a Strasburgo, ha abbandonato in anticipo un ricevimento in corso all’Eliseo per seguire personalmente i fatti di Strasburgo.  “I nostri servizi di sicurezza e di soccorso si sono mobilitati”, ha dichiarato il ministro dell’Interno francese, Christophe Castaner, aggiungendo che l’attentatore sarebbe “un criminale comune”.

L’eurodeputato Franco Affronte, su Twitter, scrive di essere stato testimone dell’agguato: “Colpi di arma da fuoco a STRASBURGO – scrive – Ho visto due donne a terra. Ora sono riparato con altre persone in un cortile. Ci hanno fatto entrare perché la polizia bloccava ogni spostamento sia a piedi che in auto”. Poi, poco dopo: “Sono ancora qua fuori, nel cortile. La coppia di ragazzi che era con me ha chiesto ospitalità nella casa. Lei era molto scossa, la sento piangere attraverso la finestra da qua sotto. Nessuna novità dalla Polizia”.

L’unità di crisi della Farnesina, che sta seguendo la situazione a Strasburgo in seguito alla sparatoria avvenuta questa sera, raccomanda agli italiani di evitare la zona del centro storico. In un tweet, si consiglia inoltre ai connazionali di seguire le indicazioni delle autorità locali.

Era il 19 dicembre 2016,  quando, intorno alle 20, nel mercatino di Natale del quartiere berlinese a Breitscheidplatz, un camion con targa polacca provocò la morte di 12 persone e 56 i feriti.

 

(Articolo in aggiornamento)

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