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Cosacchi russi a Caracas per difendere Maduro? Gli interessi di Putin in Venezuela

Un gruppo di “mercenari” russi sarebbe arrivato a Caracas. Farebbero parte di una missione guidata dal Cremlino per “proteggere” Nicolás Maduro, alleato di Vladimir Putin. Secondo l’agenzia Reuters, è già in suolo venezuelano un gruppo di sicurezza inviato dalla Russia per assistere il presidente del Partito Socialista Unito del Venezuela (Psuv). L’agenzia cita due persone vicine a circoli militari russi.

Uno dei leader del gruppo paramilitare chiamato Cossack, Yevgeny Shabayev, sostiene che 400 mercenari sono arrivati in Venezuela. L’impegno è quello di offrire protezione a Maduro di fronte a qualsiasi tentativo di arresto da parte del governo provvisorio di Juan Guaidó o da parte di qualsiasi unità militare del Venezuela. “I nostri sono lì principalmente per proteggerlo”, ha dichiarato Shabayev alla Reuters.

Shabayev ha aggiunto che questi agenti sono partiti per il Venezuela a inizio settimana, uno o due giorni prima delle proteste. I voli privati hanno fatto scala a L’Avana e da lì sono partiti in voli commerciali per il Venezuela. All’agenzia RIA Novosti, l’ambasciatore russo a Caracas, Vladimir Zaemsky, ha smentito il report di Reuters: “Non ho informazione di nessuna compagnia militare russa in Venezuela. È solo un’altra bugia”.

Tuttavia, il rapporto di cooperazione tra Russia e Venezuela è sempre più stretto. In un’intervista con il sito russo Sputnik, il ministro degli Affari esteri venezuelano, Jorge Arreaza, ha dichiarato che c’è la volontà per  sviluppare nuovi progetti: “Vogliamo proseguire il rapporto bilaterale economico, finanziario, commerciale. Per sconfiggere il blocco internazionale. Il presidente Putin e il governo hanno sempre avuto disposizione di aiutare il Venezuela, a favore di un rapporto vantaggioso per il popolo russo, con i prodotti energetici che il Venezuela esporta in Russia”.

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