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Colpo di Stato (fallito) in Gabon. La condanna dell’Unione Africana

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In Gabon si respira aria pesante. E il tentato colpo di Stato ne è la prova, anche se a detta del portavoce della presidenza ora è “tutto sotto controllo”. Dai primi momenti le notizie trapelate hanno riferito come un gruppo di ufficiali dell’esercito avesse sequestrato la stazione radio statale, dichiarando la propria insoddisfazione nei confronti del presidente Ali Bongo Ondimba, mettendo in dubbio, anche a causa del suo ultimo discorso di Capodanno, la sua capacità di continuare a svolgere il proprio ruolo.

Presidente, tra l’altro, che si trova attualmente in Marocco, a Rabat, per ricevere delle cure ospedaliere dopo l’ictus che lo aveva colpito a novembre.

Da quel momento in poi tutto è diventato concitato: una fonte vicina al governo ha riferito di spari intorno alla stazione televisiva e che i cospiratori sarebbero stati identificati in cinque militari. Di poco dopo, infatti, sono le dichiarazioni del portavoce del governo, Guy-Bertrand Mapangou, che ha precisato come tutti e cinque i golpisti fossero stati arrestati. Mapangou ha poi di fatto sminuito la portata dell’evento, aggiungendo che la normalità tornerà nel Paese in massimo due o tre ore. E appellando i colpevoli come un “gruppo di giocherelloni”.

D’altra parte, però, la stessa emittente presa di mira ha definito l’azione come inaspettato proprio perché l’esercito è storicamente fedele alla famiglia del presidente proprio perché gestita dalla Guardia presidenziale, che proviene dalla stessa zona geografica della famiglia Bongo.

Comunque anche dall’Unione Africana è arrivata la “condanna con fermezza” al tentativo di colpo di stato militare. Ad annunciarlo è stato il presidente della Commissione dell’Ua, Moussa Faki Mahamat. “L’Unione Africana (Ua) condanna con fermezza il tentativo di colpo di stato di questa mattina in Gabon. Ribadisco il no totale da parte dell’Ua a ogni modifica incostituzionale del potere”, ha scritto su Twitter Faki.

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