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L’esigenza della giornata della memoria conto il buio delle menti

Vi racconto quanto accaduto oggi in radio, a RTL 102.5. Ci siamo occupati, nel consueto appuntamento domenicale dell’Indignato Speciale, della questione migranti. Essendo il 27 gennaio, siamo ovviamente partiti da uno scambio di opinioni e pareri sulla giornata della memoria. Una semplice occasione di riflessione, se vogliamo il minimo, in occasione di una ricorrenza di tale rilievo. Per tutti noi.

Risultato: tanti ascoltatori, secondo la mia modesta opinione troppi, hanno letto questa scelta come un’intenzione di accusare surrettiziamente il ministro degli Interni Matteo Salvini, di un atteggiamento anche solo lontanamente paragonabile alle tragiche discriminazioni, che portarono poi all’Olocausto. Una lettura folle, scriteriata, priva del sia pur minimo accenno di credibilità, rispetto a quanto da noi detto in radio sulla Shoah e l’esigenza di ricordare e ricordare sempre. Oggi più che mai. Un attacco cieco e freddo all’idea stessa che si possa e si debba parlare della più sconcertante e disumana tragedia della storia. Non erano in pochi e hanno scelto di mascherare questo sentimento profondo attraverso un’accusa volgare e totalmente infondata nei nostri confronti, legata all’attualità italiana.

Il problema, sia chiaro, non siamo noi. Il problema è che questa società e presenta angoli oscuri sempre più profondi. Gli episodi si moltiplicano sotto i nostri occhi e far finta di non vedere o anche derubricarli a idiozie personali è sempre più pericoloso. Molto pericoloso. I pochi idioti di sempre oggi hanno un’arma fenomenale: la rete. Fare proselitismo è molto più facile di prima. Immensamente più semplice. Si pensi all’allucinante comportamento di Elio Lannutti, uomo e politico che sarebbe stato costretto all’immediato oblio nella vituperata prima Repubblica. Oggi può cavarsela con un tweet di scuse. Non ci siamo!

La giornata della memoria non è routine, non è un appuntamento svuotato di contenuti, buono solo a cambiare la programmazione delle televisioni. È un’esigenza. Me ne sono ancora più convinto e dolorosamente reso conto questa mattina, confrontandomi con il buio delle menti.

Sono fra noi, aiutiamoli a ritrovare la ragione e la verità storica. Prima di farci trascinare in un incubo, per indolenza e sottovalutazione.

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