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Vendi il regalo, acquista il regalato!

Finite le feste, gabbato lo santo? No, si torna al mercato.
A Natale più della metà degli italiani ha ricevuto un regalo che non desiderava. E’ quanto emerge da una ricerca eBay commissionata a Tns, secondo cui lo scorso Natale più della metà degli italiani ha in casa 31,8 milioni di oggetti. Tra chi ha avuto la sfortuna di non trovare sotto l’albero solo cose davvero gradite, ben il 13% dichiara di aver scartato fino a 5 regali che non sono piaciuti, mentre addirittura il 4% degli italiani, forse i più intransigenti, ha ricevuto fino a 10 doni natalizi non in linea con i propri gusti e desideri.
Fiuuuuu, un mare di merce che, acquistata, ha concorso a fare il Pil.
Se in pieno spirito natalizio il 47% degli intervistati ammette di tenere comunque i doni ricevuti, il 7% si dichiara pronto a rivendere i regali meno soddisfacenti (circa 2,7 milioni di italiani). Inaspettatamente, i giovanissimi (16-24 anni) sono quelli che più numerosi scelgono di tenere i regali ricevuti (64%), al contrario degli italiani tra i 35 e i 44 anni che tendono invece ad aderire in maniera maggiore alla pratica del regifting.
Tutti al mercato, allora, a mercanteggiare La maggior parte degli Italiani (53%) mercanteggerebbe per mettere da parte il ricavato e risparmiare. I Millennials preferiscono acquistare, con il ricavato, un nuovo oggetto più adatto ai propri gusti, mentre gli italiani tra i 55 e i 64 anni prediligono il risparmio (60% contro il 43% dei 25-34enni).
“Il regifting è innanzitutto un’opportunità per guadagnare e trasformare una scelta poco azzeccata nella possibilità di rendere felice un altro utente della community eBay da qualche parte nel mondo”, commenta Margot Olifson, Responsabile del Business dei venditori privati di eBay in Italia.
Bene, aldilà del buonismo d’ufficio eBay, il regifting sembra divenire un trend della circular economy che sta entrando nelle consuetudini di molti italiani.
Dunque, se qualcuno nutre ancora dubbi su come la crescita si faccia con la spesa, non con la produzione, questa congiuntura festante lo prova: con la spesa di Tizio per la bambola da regalare a Gaia, quella merce si è trasformata in ricchezza. Lei, più che gaia, scontenta ma grata, la rimira, la rivende. Stessa merce, due volte prezzo, due volte spesa generata ancor più ricchezza; ‘sta bambola acquistata da Sempronio, non avrà impiegato altra materia che dovrà assere smaltita una sola volta, sempre che…. rallegri la nuova Gaia altrimenti la giostra continua.
Già, l’economia circolare; pure il far così la fa!

Mauro Artibani, l’economaio
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