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Il Venezuela finanzia le carovane di migranti verso gli Usa. L’inchiesta di Douglas Farah

Douglas Farah è un giornalista, presidente della società di consulenza per la sicurezza IBI Consultants e Senior Visiting Fellow del National Defense University’s Center for Complex Operations a Washington. Farah è esperto di terrorismo e finanze e ha seguito una serie di importanti inchieste in Medio Oriente e in America latina, ed è stato il primo a svelare i legami di Al Qaeda con il traffico di diamanti e armi.

In un’intervista esclusiva con l’analista internazionale Moisés Naim trasmessa dal programma Efecto Naim, Farah ha anticipato alcuni dati della sua ultima inchiesta giornalistica: “Abbiamo documenti che dimostrano che parte del finanziamento delle carovane di migranti dal Centroamerica verso la frontiera con gli Stati Uniti arriva dal Venezuela”.

Farah sarebbe in possesso di tutti i documenti sui voli di agenti dell’intelligence venezuelana, con voli privati della petrolifera statale Petróleos de Venezuela (ieri oggetto di nuove sanzioni da parte del governo di Donald Trump) che sono arrivati El Salvador. “Sappiamo quando sono arrivati – ha precisato il giornalista a Naim – quanto sono stati, quando denaro hanno portato e a chi l’hanno consegnato”. Secondo lui, una parte importante della logistica che organizza questi flussi di migrati verso gli Stati Uniti si sostiene grazie al denaro del regime di Nicolás Maduro.

“Il Venezuela sta soffrendo una crisi grave di migrazione e vuole creare l’apparenza, la contro-narrativa, che anche gli Usa hanno questo problema”, ha spiegato Farah. Non si tratta di grandi somme di denaro, ma il sufficiente per organizzare la partenza di diversi gruppi. La denuncia era già partita qualche settimana dal vicepresidente americano, Mike Pence, e subito smentita dallo stessi Nicolás Maduro.

Ma la realtà sarebbe ben diversa. “Sono arrivati funzionari di alto livello del Venezuela – ha raccontato Farah – in voli particolare a El Salvador con scatole di cartone piene di soldi per distribuire tra El Salvador e l’Honduras e finanziare quello che vedono come uno strumento per creare il caos negli Stati Uniti”. Questi funzionari avrebbero incaricato persone locali per convincere i migranti ad iniziare il viaggio, garantendo cibo, acqua e la possibilità di entrare in territorio americano, più facilmente con la presenza di minorenni.

Personaggio chiave di questa vicenda, secondo Farah, è Bartolo Fuentes, sindacalista e giornalista che mantiene i legami tra Honduras e Venezuela e gestisce l’organizzazione di molte carovane.

Ecco il video dell’intervista completa trasmessa dal programma Efecto Naim:

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