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Con Luca Parmitano arriva in Italia l’educazione spaziale di Esero

parmitano

“Divertitevi”, ma ricordando che “per raggiungere i vostri obiettivi, dovete lavorare con impegno e passione, perché non esistono scorciatoie”. È il suggerimento dell’astronauta Luca Parmitano agli studenti accorsi numerosi nell’auditorium dell’Agenzia spaziale italiana (Asi) a Roma, per il lancio di Esero Italia, il principale progetto educativo dell’Agenzia spaziale europea (Esa) arrivato ora anche nel nostro Paese, con l’obiettivo di favorire “l’educazione spaziale”. Insieme all’astronauta, a presentare il programma c’erano anche il commissario straordinario dell’Asi Piero Benvenuti e il numero uno dell’Esa Jan Woerner.

I CONSIGLI DI ASTROLUCA

Attualmente impegnato nel centro astronautico di Colonia, in Germania, Parmitano si sta preparando a tornare in orbita la prossima estate con la missione Beyond. “Mi sto addestrando sulla manutenzione del Columbus e sugli esperimenti che condurrò nello Spazio, la nostra ultima frontiera”, ha detto l’astronauta, ricordando agli studenti come è riuscito a realizzare “il sogno di volare”. Tutto è iniziato “dal fascino per la scienza, la tecnologia e pure per la fantascienza”. Poi, “ho studiato tanto”, ha aggiunto, fino ad entrare in Accademia aeronautica e diventare pilota. Infine, il sogno che è diventato realtà, con la prima missione sulla Stazione spaziale internazionale (Iss) nel 2013. Eppure, gli astronauti “sono solo una piccola parte di una grande squadra”, quella dello Spazio, fondamentale “per riuscire ad affrontare tante sfide dell’umanità”, dal cambiamento climatico alla tutela dell’ambiente. Su tutto questo, ha rimarcato Parmitano, saranno proprio gli studenti di oggi a dover dare un contributo determinante: “Non vedo l’ora di vedere lo Spazio in classe”.

IL PROGRAMMA ESERO

Per farlo, la Scuola italiana può ora far affidamento anche all’Esero. Attivo da tredici anni in Europa e già presente in sedici Stati del Vecchio continente, è il principale progetto educativo dell’Esa. Si propone di utilizzare il fascino dello Spazio per stimolare l’insegnamento e l’apprendimento delle materie curriculari Stem, ovvero scienza, tecnologia, ingegneria e matematica. Sotto il coordinamento dell’Esa e dell’Asi, si occuperà prima di tutto di formare la comunità dei docenti, con eventi di formazione rivolti agli insegnati delle scuole primarie e secondarie. Le attività formative e i materiali didattici innovativi saranno forniti in maniera gratuita dall’offerta Esero, i cui progetti sono affidati nel nostro Paese all’Associazione nazionale degli insegnanti di scienze naturali (Asisn), che agisce già per questo anno scolastico come capofila del gruppo di partner coinvolti, tra cui il Cnr e l’Università La Sapienza. Nel 2019, la formazione di Anisn riguarderà circa 30 formatori Esero, con l’obiettivo di istruire un minimo di 200 insegnanti.

LE PAROLE DEI VERTICI DI ASI ED ESA

Il programma, ha spiegato il direttore generale dell’Asi Anna Sirica, “si prefigge di inserire lo Spazio come cornice di riferimento dell’apprendimento futuro nelle scuole primarie e secondarie”. Con l’apertura dell’ufficio in Italia, ha aggiunto, “il nostro Paese fa un passo importante per il cambiamento della propria didattica scolastica”. Ne è convinto anche il professor Piero Benvenuti, commissario straordinario dell’Asi. L’obiettivo, ha spiegato, “è attirare le giovani generazioni e coinvolgerle per pensare a come migliorare la nostra vita”. D’altra parte, lo Spazio fa proprio questo, anche nell’esplorazione dell’Universo, perché è da lì che “conosciamo la nostra storia”, ha detto rivolgendosi a un auditorium pieno di giovani studenti. “Abbiamo bisogno di voi e delle vostre idee”, gli ha fatto eco il direttore generale dell’Agenzia spaziale europea Jan Woerner. “Il mondo sta cambiando – ha rimarcato – e il nostro obiettivo non è più solo tornare sulla Luna, ma andare oltre”. Così, prima dell’Intelligenza artificiale, “chiediamo il contributo della vostra intelligenza”.

LE PRIME INIZIATIVE

Da parte sua, la presidente dell’Anisn Anna Pascucci ha promesso: “Ce la metteremo tutta”. L’Associazione si è aggiudicata il bando congiunto Asi-Esa (lanciato ormai più di un anno fa) proponendo il progetto “Spazio” , acronimo di Stem space education. Ora, l’obiettivo è “formare dei formatori”, ha aggiunto Annalisa Terracina, Esero manager per l’Italia. Poi, si erogheranno “corsi di formazione”, con focus specifici su tanti aspetti delle discipline Stem. In tal senso, sono già stati selezionati 35 docenti che diventeranno “tutor Esero”; esperti nelle materie curriculari ma incentrate sulle tematiche spaziali. D’latra parte, ha detto Giuseppe Valditara, capo del dipartimento per la Formazione superiore e la ricerca del Miur, “l’istruzione e la formazione rivestono ruolo fondamentale per lo sviluppo di un futuro che sia sempre più inclusivo e sostenibile”. In tal senso, ha aggiunto concludendo, tra digitalizzazione e rivoluzione tecnologica “il mondo ha sempre più bisogno di studenti abili nelle discipline scientifiche”.

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