Dalle piattaforme di realtà virtuale con percorsi terapeutici alla gestione e lo smaltimento di pneumatici fuori uso, dalle piattaforme per l’Internet of Things all’architettura sostenibile e open-source per la mass customization di spazi con sistemi smart living, grazie a logiche digitali e dell’industria 4.0. Sono solo alcuni dei progetti finalisti. Uno dei fenomeni più promettenti dell’attuale contesto globale, dove la crescita economica si accompagna inevitabilmente alla sostenibilità sono le startup green – oggetto anche dello Startup Europe Awards promosso dalla Commissione Europea. Secondo i dati del Registro Imprese a livello cittadino, Milano, Roma e Napoli sono i principali centri di queste nuove realtà. Si spiega così il successo della seconda edizione del contest IDEA – Innovation Dream Engineering Award dopo la prima edizione dedicata all’industria 4.0, a cura di Bruno Finzi, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano.
Le startup giocano infatti un ruolo fondamentale quando si parla di tecnologie legate allo smart building, allo smart living e alla smart city che mettano al centro del proprio operato la sintonia tra l’uomo e la città. Dalle giovani imprese, infatti, arrivano alcune idee dirompenti destinate a cambiare il settore. La protagonista è mOOve una pista ciclabile intelligente e green realizzata con plastica e gomma riciclata.
Il progetto, sviluppato dalla startup milanese Revo, attiva nello sviluppo di infrastrutture e della mobilità leggera, si è aggiudicato la vittoria della seconda edizione di Idea -Innovation Dream Engineering Award, il concorso dedicato a startupper e innovatori, promosso dall’Ordine degli Ingegneri della provincia di Milano in collaborazione con diversi partner regionali. La challenge volta a presentare progetti imprenditoriali innovativi connessi alle tematiche di smart living (smart cities, domotica e biotecnologie), lanciata nel 2018, si è conclusa questa settimana con l’evento finale di premiazione al Politecnico di Milano, patrocinato dal Comune di Milano. I cinque progetti arrivati in finale sono stati valutati da una giuria di esperti che ha decretato il vincitore. Il premio prevede la partecipazione a SMAU 2019, la partecipazione in qualità di VIP alla 9ᵃ edizione della Fiera di Parma 2019, 50 ore di formazione e un canale aperto con le numerose Commissioni OIM per supportare lo sviluppo del progetto imprenditoriale.
Dotata di un sistema di illuminazione integrata e sensori per la manutenzione che avvisano nel momento in cui la pista ha bisogno di sostituzioni o è stata danneggiata dal passaggio di auto, mOOve fornisce anche dati e informazioni ambientali sulla qualità dell’aria CO2 e polveri sottili. Una pista ciclabile smart, quindi, che oltre a favorire l’utilizzo della bicicletta e a farlo diventare il primo mezzo di mobilità urbana, punta anche al riciclo della plastica, utilizzata come materia prima per la realizzazione delle strutture necessarie all’implemento della pista. Il team di startupper si è ispirato alle città del Nord Europa e ha cercato di sviluppare un progetto che punti alla bicicletta come mezzo di mobilità sostenibile. Il fenomeno startup green nei quattro paesi della Scandinavia (Danimarca, Finlandia, Svezia e Norvegia) è infatti piuttosto sviluppato, come dimostra il rapporto 2018 della banca scandinava Danske Bank.
Secondo il team di Revo questo brevetto innovativo potrebbe non soltanto favorire l’uso della bici con l’obiettivo di farlo diventare il primo mezzo di mobilità urbana, ma trasformare da fattore di costo a un ricavo per le amministrazioni pubbliche la realizzazione di piste ciclabili. Quindi un vantaggio sia per i cittadini sia per i comuni.